LA STORIA
Il rifugiato che ha conquistato la città
Il sindaco di Cavaria plaude il profugo che fa volontariato: «Felice se diventa cittadino italiano»

Non gli servirà al cospetto della commissione che ne giudicherà la richiesta d’asilo politico, ma Monday ha guadagnato una lettera d’encomio dal sindaco Franco Zeni.
Il primo cittadino di Cavaria con Premezzo è semplicemente rapito dall’impegno mostrato dal ragazzo durante i suoi sei mesi di volontariato nel suo comune.
«Sarei veramente felice se diventasse un cittadino italiano - racconta l’esponente leghista - è uno che si dà da fare. Ha anche già espresso la volontà di restare a dare una mano in futuro, io non ho potuto che spiegargli come il volontariato sia aperto a tutti. È il simbolo dell’integrazione che funziona».
L’esempio di Monday fa da contraltare ad altri quattro richiedenti asilo ospitati nelle strutture della cooperativa Ballafon che hanno preferito non proseguire la loro attività al servizio del comune.
Spiega il direttore generale Luca Dal Ben: «Con Cavaria, come con altre amministrazioni, c’è un accordo per un volontariato che funga da possibilità di integrazione. Ogni individuo deve conoscere il tessuto sociale con cui è a contatto e Monday ha evidentemente colpito nel segno. Gli altri avranno preferito un altro percorso personale, optando per una scelta lavorativa in attesa del pronunciamento della commissione».
La realtà attiva dal 2006 sul territorio varesino promuove quella che viene definita migrazione circolare, con i richiedenti asilo che vengono accompagnati in corsi di lingua e formazione.
Il che li rende preziosi cittadini del Paese che li ospita o possibili risorse per lo sviluppo della realtà d’origine qualora optassero per un rimpatrio.
Se Monday decidesse per esempio di tornare in Nigeria, dove ha lasciato moglie e due figli, porterà un bagaglio di esperienze maturate, partendo dalla sua amata Cavaria.
Spiega guardando alla politica nazionale Zeni: «Chi ha voglia diessere parte della nostra comunità deve avere le porte aperte, il resto no. Il ragazzo è fiero della sua pettorina perché è consapevole di essere entrato a far parte di una società. La lingua resta uno scoglio ancora da superare ma non ha mai chiesto un trattamento di favore: una cartina gli bastava per farsi trovare pronto per ogni lavoro indicato, si è fermato solo alla vista della neve».
Ballafon ospita 260 richiedenti asilo e opera attraverso bandi aperti dalla Prefettura varesina.
In un’ottica di integrazione sul territorio le persone sono ospitate in varie realtà provinciali e non accentrate in una sola struttura.
Tra le altre amministrazioni che hanno avuto contatti con la cooperativa, oltre a Induno Olona e Albizzate per restare in zona, c’è il Comune di Varese che ha visto a Ferragosto tra i volontari della Festa della Montagna del Sacro Monte proprio alcuni rifugiati politici.
«Rendersi partecipi dei momenti sociali - chiosa Dal Ben - è il miglior modo per integrarsi e non mi riferisco solo ai rifugiati».
Di certo qualsiasi destinazione scegliesse una volta ottenuto l’ok della commissione un posto nel cuore dei cittadini di Cavaria Monday l’ha conquistato.
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