L’IMBARCAZIONE
Il “rierùn” torna a casa
Dopo cinque anni di restauri lo storico barcone da pesca collocato nella sua nuova sede
È sceso sul lungolago con una dignità regale: oggi, lunedì 8 luglio, sono stati molti i momenti di una giornata unica, in cui protagonista è stato il rierùn, l’ultimo esemplare di barca per la pesca collettiva, completamente restaurato e per questo collocato definitivamente accanto alla casetta dei pescatori, sede della Cooperativa dei pescatori del lago di Varese in un percorso ideale di recupero della memoria lacuale.
Tutti I “ragazzi” della Cooperativa pescatori, i sostenitori e il sindaco Emilio Magni, in forme diverse hanno partecipato alla sua rinascita.
Quando la discesa è finita, allora i visi si sono sciolti ed era palpabile la soddisfazione: «L’è a tecc».
Questa espressione dialettale, che significa «è a tetto», non poteva indicare meglio la gioia della conclusione di un percorso, iniziato cinque anni fa quando la vecchia barca, in uso sino alla fine degli Anni ‘50, era stata ritrovata nel bosco in condizioni pessime.
La prima tappa è stata in piazza del municipio dove tutti i ragazzi e i bambini dell’oratorio erano ad attenderla per seguirla fino al lago.
Ora che è nella sua sede naturale, la si può ammirare nei dettagli: come la chiave di San Pietro (tale è il nome della barca, mentre la San Paolo non esiste più).
La nuova sede verrà inaugurata domenica 14 luglio, a mezzogiorno, alla presenza del sottosegretario del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti.
Ampio servizio sulla Prealpina di martedì 9 luglio.
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