LA MEMORIA
C’è una stella che non brilla
Da domani, sabato 27 gennaio, con la Prealpina lo sterminio degli ebrei narrato ai bambini in un libro straordinario

«Devi solo ricordare perché niente del genere possa mai ripetersi». Questa frase può riassumere “La stella che non brilla. La Shoah narrata ai bambini” di Guia Risari, scrittrice ed esperta di ebraismo e letteratura delle migrazioni. Il libro è un tassello che si unisce ai saggi e alle testimonianze legate al genocidio degli ebrei: in particolare trasmette una storia potente per spiegare ai più piccoli la Shoah.
Risari racconta la vicenda di una bambina, Eva, che trova in soffitta, in un armadio abbandonato, una scatola di latta con dentro una stella di stoffa di un giallo sbiadito, una foto di uomini in pigiama sofferenti e un dente che la impressiona. Spinta dalla curiosità, chiede al padre l’origine degli oggetti: impallidendo, le dice che la spiegazione spetta al nonno, il quale quel pomeriggio inizia il viaggio nella memoria per esaudire il desiderio della nipote.
La storia non è come la bambina si aspettava: nessun momento felice o lieto fine, ma una serie di eventi tragici e commoventi. Così Eva conosce grandi fatti. La stella, che richiama gli astri in cielo, non brilla, ma testimonia il genocidio di un popolo.
Risari sfrutta gli stati d’animo e la tensione emotiva nel libro: inizialmente le vicende sono caratterizzate dalla serenità tipica dei bambini, addentrandosi negli episodi il pathos cresce e lo stile asciutto riporta le terribili persecuzioni contro gli ebrei. Il fine del testo, però, è donare speranza e trasformare quella stella in una luce per il cammino, accompagnando i più piccoli a scoprire un pezzo di storia.
Ancora oggi, infatti, è fondamentale che i giovani siano consapevoli di ciò che è successo e delle conseguenze dettate dalla discriminazione razziale.
Alle parole di Risari si aggiungono le illustrazioni di Gioia Marchegiani: la vicenda, oltre a essere letta, può essere vista grazie alle immagini che riportano momenti critici e dettagli fondamentali per denunciare gli orrori nazifascisti.
Risari dedica il libro «a chi non ha paura di sapere e ricordare», Marchegiani «a coloro che non hanno fatto ritorno alle proprie case». Due messaggi dalla valenza sociale potentissima. Il primo invita a non dimenticare la Shoah senza ricadere in discriminazioni razziali legate a religione, provenienza, lingua o colore di pelle. Il secondo, invece, è rivolto alle vittime del genocidio: adulti, bambini e anziani a cui è stata strappata la vita e che vanno ricordati nel corso della storia.
Il libro è disponibile da domani con La Prealpina al prezzo speciale di 9.90 euro.
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