CELIACHIA
Complicazioni di una dieta senza glutine
Una dieta priva di glutine, condizione necessaria in una diagnosi di celiachia, non sempre dispensa il paziente dai disturbi della sindrome di intestino irritabile (Ibs).
Infatti, nei celiaci che seguono attentamente le indicazioni dietetiche possono manifestarsi problemi gastrointestinali, dovuti a una carenza di bifidobatteri nella flora microbica intestinale.
Di conseguenza bisogna agire in modo efficace su questo squilibrio intestinale (disbiosi).
Un recente studio clinico ha dimostrato l’efficacia di un probiotico multiceppo (3 di Bifidobatteri e 2 di Lattobacilli) nei pazienti con celiachia e «luten sensitivity».
«Il rischio di avere un intestino irritabile per questi pazienti celiaci a dieta è 4 /5 volte maggiore rispetto ai pazienti non celiaci»: fa presente il professor Ruggiero Francavilla, gastroenterologo della Clinica pediatrica all’ospedale Giovanni XXIII di Bari.
Nel gruppo di pazienti trattati con il probiotico multiceppo si è registrato un aumento di Lattobacilli e di Bifidobatteri, aumento confermato anche dopo alcune settimane.
Togliendo nel paziente celiaco alimenti contenenti glutine, viene a mancare quella quantità di fibra solubile che è utile allo sviluppo del microbiota intestinale.
Dalla ricerca è nato così un nuovo integratore alimentare che riduce i sintomi gastrointestinali e aumenta i Lattobacilli e i Bifidobatteri nei pazienti affetti da malattia celiaca.
Nei casi di celiachia, la reazione avversa viene scatenata dall’ingestione di una proteina contenuta nel frumento, la gliadina.
La celiachia è una patologia di tipo autoimmune su base genetica, multifattoriale, la cui frequenza in Italia si avvicina al 2 per cento della popolazione e può manifestarsi a qualsiasi età. Possono influire sulla sua insorgenza infezioni avute da bambino o la somministrazione eccessiva di antibiotici. Questi fattori possono modificare la flora batterica presente nel nostro intestino, influenzando a sua volta la funzione immunitaria e la permeabilità intestinale. È anche possibile che il microbiota scateni la patologia celiaca in soggetti predisposti. (g.c.s.)
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