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Dall’oggetto al gesto. Il Natale 2025 a Varese si sta spostando. Non è più solo questione di cosa si mette sotto l’Albero, ma di cosa si vuole dire regalando. Il cambio è profondo e riguarda le abitudini di consumo, il tempo, le priorità. Meno accumulo, più senso. Meno lusso esibito, più utilità condivisa.

«Cambiano le priorità»

«È anche il piacere di regalare un momento, non solo un oggetto. Una cena, un tempo condiviso. È cambiata l’ottica della priorità: non tanto l’oggetto, ma quello che rappresenta», osserva Roberto Tanzi, direttore di Confcommercio Ascom Varese. Una fotografia nitida di quello che sta accadendo: le persone hanno già molto, spesso tutto. E allora il regalo smette di essere una risposta a un bisogno materiale e diventa un segnale di attenzione, un’esperienza, un servizio alla persona. Le nuove modalità di acquisto seguono questa trasformazione.

Buoni e gift card

Crescono i buoni e le gift card, non come scorciatoia, ma come scelta consapevole. Buoni per una cena, per un aperitivo o una serata speciale; carte regalo da utilizzare con calma per abbigliamento, accessori o piccoli oggetti utili, evitando il rischio del cambio. Anche quando il regalo resta materiale, si sceglie sempre più spesso una gift card: invece di acquistare direttamente un pigiama, una maglia o un capo invernale, si regala un buono da spendere liberamente, lasciando a chi lo riceve la possibilità di scegliere modello, misura e materiali.
Il vero salto, però, è sulle esperienze. Cene, momenti da condividere, attività da fare insieme. E soprattutto i viaggi, sempre più spesso regalati in forma “aperta”, senza date prefissate.

L’articolo completo sulla Prealpina di lunedì 22 dicembre

Sabrina Narezzi

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