IL TRAGUARDO
Cent’anni di Bruna: «In bici mi sento una farfalla»
Nata nel Bellunese, vive ad Arnate dal 1949. «Ho sempre lavorato tanto e non mi sono mai fermata, nemmeno durante la guerra»
Cento anni e non sentirli. Bruna Gubert ha spento le sue candeline circondata da figli, nipoti, pronipoti e amici, con la stessa energia che l’ha sempre accompagnata. Nata il 19 ottobre 1925 a San Siro di Seren del Grappa, in provincia di Belluno, è l’ultima di sette fratelli. Quando aveva solo sei mesi, suo padre partì per l’Australia in cerca di fortuna e lei lo rivide per la prima volta soltanto a quarant’anni. La vita di Bruna è una storia di coraggio e dedizione. «Ho sempre lavorato tanto e non mi sono mai fermata, nemmeno durante la guerra», racconta con semplicità. A 20 anni sposò Pietro Dal Zotto e nel 1949 si trasferì ad Arnate, dove insieme costruirono casa e famiglia: tre figli, sei nipoti e quattro pronipoti. Bruna ha lavorato una vita con dedizione e fede, valori che ancora oggi la sostengono.
Nonostante l’età, coltiva l’orto, cura le galline e va in bicicletta, perché — come ama dire — «in bici mi sento una farfalla». Una frase che la racconta alla perfezione: leggera, libera e felice. Pur sentendosi a casa in Lombardia, il suo cuore resta legato alle montagne venete dove è nata e dove ogni anno torna per ritrovare i suoi ricordi.
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