VARESE
CER a Varese: continua il modello di “democrazia energetica”
Comunità Energetiche Rinnovabili: riconfermata l’intenzione di condividere buone pratiche e facilitare un utile networking tra esperienze

Questa mattina, venerdì 26 luglio, nelle sale del Centro Congressi “Ville Ponti” si è tenuto un incontro su iniziativa di Camera di Commercio Varese con i rappresentanti delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Altissima la partecipazione, sia per le CER presenti a Varese, sia quelle in fase di aggregazione; sia quelle fin d’ora ufficialmente costituite, come nel caso di Castelseprio, Gallarate, Laveno Mombello, Luino, MalpensaFiere a Busto Arsizio e Travedona Monate; ma anche associazioni, comuni e ordini professionali tecnici interessati.
Lo scopo dell’incontro era quello di garantire il miglior approccio possibile a un modello che vuole raggiungere la “democrazia energetica” unendo amministrazioni, imprese e cittadini. Si è riconfermata quindi l’intenzione di condividere buone pratiche e facilitare un utile networking tra esperienze per conseguire contestualmente benefici economici, ambientali e sociali.
«Come Camera di Commercio da tempo riconosciamo alle tematiche ambientali una notevole rilevanza, promuovendo la cultura dell’innovazione sostenibile. – sottolinea Mauro Vitiello, presidente dell’ente varesino –A Varese abbiamo avviato quest’anno un’aggregazione che ha come polo il nostro centro congressi Ville Ponti».
L’esempio di successo sui cui basare lo sviluppo è sicuramente quello della CER costituita nel 2023 nella struttura di MalpensaFiere a Busto Arsizio. L’obiettivo dell’incontro di oggi è stato quello di mappare il fenomeno CER in provincia di Varese e promuovere obiettivi di efficientamento, condividendo buone pratiche e facilitando la comunicazione tra esperienze. Le Comunità Energetiche Rinnovabili si prefiggono, infatti, di aggregare nelle comunità locali imprenditori, enti, ma anche privati cittadini allo scopo di incentivare gli investimenti in fonti rinnovabili da parte di alcuni soci (i prosumer) e l’autoconsumo da parte dei suoi altri componenti (consumer). «Ovviamente, a tali benefici di ordine economico – conclude Mauro Vitiello – si aggiungono quelli di natura sociale e ambientale, in particolare la diminuzione di emissione di CO2, che sono presenti nell’ambito degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 ONU.»
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