LA MOBILITAZIONE
Discarica, no alla riapertura
Il Consiglio comunale approva all’unanimità una mozione che blinda l’area

«Riapertura della discarica? No, grazie». L’intero Consiglio comunale cerrese si è espresso contro la possibilità di conferimento di rifiuti speciali dell’ultimo lotto della Baraggia.
Nella serata di martedì 24 luglio, infatti, l’assemblea ha votato una mozione che ribadisce il “no” alla proposta della ditta Ecoceresc (ex Simec) di conferire nell’ex cava una nuova tipologia di materiali, non più semplici terre e rocce di scavo (come previsto da una convenzione recentemente scaduta), ma appunto materie che sono a tutte gli effetti da considerarsi come “rifiuti”.
Già in campagna elettorale tutte le forze politiche si erano espresse contro l’ipotesi e anche il neo sindaco Nuccia Berra aveva ribadito la sua opposizione alla riattivazione del sito.
Non solo la mozione è stata accolta, ma è stata anche emendata e ampliata per renderla più puntuale ed efficace fino ad ottenere il voto unanime di tutti i consiglieri.
Il documento impegna in primo luogo il sindaco e la giunta «a continuare a monitorare la questione del recupero ambientale della ex discarica nel polo Baraggia». Ma è solo il preambolo: altri impegni sono quelli di analizzare il lavoro fatto sin qui da Ecoceresc, continuare il confronto con il Comune di Rescaldina, con la Città Metropolitana di Milano e Regione Lombardia per arrivare a una soluzione condivisa che garantisca un recupero ambientale dell’area.
Il punto più significativo, però, è quello di valutare possibili sanzioni contro il privato. Ecoceresc, infatti, sta chiedendo di poter conferire nuove tipologie di materiali, proprio perché con la precedente convenzione è arrivata appena a poco più del 3 per cento dei volumi senza rispettare gli impegni presi con i Comuni di Cerro e Rescaldina, secondo cui la “voragine” avrebbe dovuto essere già colma.
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