MUSICA
Chiello live: i suoi guizzi emotivi sono «Scarabocchi»
L’artista lucano paladino trap strizza l’occhio al cantautorato

Concentra su di sé tante marco e micro-tendenze della musica mainstream di oggi la figura di Chiello. Non vuole essere una critica al ragazzo lucano, forse uno dei più divergenti dalla norma non scritta che sembra definire oggi i fenomeni commerciali del music business italiano. Ma è piuttosto un tentativo di inquadrarlo in una prospettiva più ampia, proprio nei giorni in cui sta realizzando un nuovo tassello della sua pur giovane carriera. Stiamo parlando del suo primo tour indoor, Chiello Live 2025, che si fermerà all’Alcatraz di Milano domenica 11 alle 21. La formula, si accennava, è quella di trovare un punto d’unione tra le mode musicali attuali. Chiello è infatti uno dei paladini del trap, ma se da un lato il suo debito verso il mondo dell’hip hop è innegabile, dall’altro le sonorità delle sue canzoni ci raccontano anche di un certo fascino per l’indie, una sana propensione al pop e alle sue commistioni con l’urban, un look che forse edulcora, come spesso accade, le pulsioni più antisistemiche del punk in un’immagine emo che vuole sottolineare un’introspezione dal gusto persino cantautorale, se vogliamo analizzarlo da certe angolature. Sono elementi che tornano anche nel nuovo album che il 26enne di Venosa ha pubblicato pochi giorni or sono, intitolato Scarabocchi. A essere ritratto è il saliscendi esistenziale del cantante e rapper, un’altalena che si fa pendolo schopenhaueriano in un’irrisolta oscillazione tra disperazione e frivolezza. In questo viaggio è accompagnato da produttori e ospiti di grande fama. Rose Villain duetta con lui in I miei occhi erano tuoi, mentre lo special guest di Succo d’ananas, che reca la firma di un professionista blasonato come Michelangelo,è Achille Lauro. Mace, disc-jockey arcinoto del panorama non solo contemporaneo e assiduo collaboratore del ragazzo basilicatese, ha invece supervisionato le parti musicali di Malibù. Mr. Monkey, al secolo Matteo Novi, quelle di Amici stretti. L’elenco continua con gli autori: Tommaso Ottomano, reduce dallo strabiliante successo a fianco di Lucio Corsi, ma anche Domenico Venturo e Fausto Cigarini, che sarà impegnato anche sul palco dell’Alcatraz in veste di bassista e violinista. A completare la formazione live ci sono poi Matteo Pigoni alla chitarra, Giulia Formica alla batteria e Francesco Bellani alle tastiere. Sono loro ad accompagnare Chiello in un tour che ha già toccato Senigallia, Napoli e Roma, e che dopo Milano si trasferirà in rapida successione al Teatro Cartiere Carrara di Firenze, al Vox Club di Nonantola, al Gran Teatro Geox di Padova e, infine, al Teatro Concordia di Venaria Reale. Il tutto si concluderà entro il 19 maggio: conciso e intenso. All’anagrafe Rocco Modello, Chiello ha conquistato il suo pubblico grazie a una miscela di elementi street e ammiccamenti più leggeri, quasi alla ricerca di una virilità altra, idealmente infantile. Un risultato ottenuto fin dagli esordi con il collettivo FSK Satellite fondato nel 2017 tra Genova e Milano. Quattro anni dopo l’avvio di una carriera solista che l’ha visto lavorare con Colapesce, Madame, Rkomi, Shablo, Tedua e Coez.
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