DOPO L’INCIDENTE
Choc al Mugello: «Tifiamo tutti per Marco»
Condizioni stabili ma sempre gravi per il pilota varesino. L’affetto dei colleghi, le parole della mamma

All’entrata di uno dei più celebri circuiti di velocità del mondo, quello inglese di Silverstone – dove si disputò il primo Gp nella storia della Formula 1 nel 1950 e dove oggi alle 16 si disputa il Gp d’Inghilterra – campeggia un grande cartello: “Motorsport is dangerous!”.
Che gli sport del motore, a 300 orari e anche di più, siano pericolosi per tutti costituisce una realtà incontestabile che ispira i pass della MotoGp sui quali è riprodotto lo stesso refrain.
«Tutti lo sapevamo che correre in moto costituisce un rischio per la salute. Ma quando la passione per i motori pulsa forte nel cuore di un giovane che vanta pure una buona dose di talento e viene considerato dai compagni un pilota vincente come si fa a frenare?». Mara, mamma di Marco Crestani, il 39enne varesino coinvolto nell’incidente di pista nei test al Mugello di giovedì mattina, riavvolge il nastro dell’attrazione fatale che da una decina d’anni ha suscitato l’amore del figlio per la velocità. Nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi il pilota – che abita con la compagna Debora a Castiglione Olona – sta lottando strenuamente per riprendersi dopo i politraumi subiti. Il ruzzolone che lo ha visto protagonista, suo malgrado, con Davide Longhi - il pilota bergamasco si è spento poche ore dopo l’incidente – è avvenuto all’improvviso, nel corso dei test non cronometrati, a 170 orari, subito dopo la curva Bucine in discesa, poco prima della corsia di entrata ai box.
Le gare al Mugello del quarto appuntamento della Coppa Italia (Longhi correva in questa disciplina) e Pirelli Cup 2022 (Crestani gareggia nel monomarca della casa degli pneumatici) si stanno svolgendo regolarmente da venerdì mattina e oggi sono di scena le competizioni.
Sull’incidente interviene il coordinatore del campionato Pirelli Cup 2022 che da anni stima Marco Crestani e lo considera tra i gentlemen di maggior talento. «Tifiamo tutti per la pronta ripresa della salute di Marco, un pilota non comune, un giovane sempre pronto alla battuta di spirito che tanto ama la moto velocità – ha detto ieri Fabio Raggi - quest’anno lo ricordo primo classificato in Andalusia, nella gara comparativa per rompere il ghiaccio dopo il riposo invernale. Poi a Cremona il 9 e 10 aprile è salito due volte sul secondo gradino della Superbike con la sua Yamaha R1 1000 del Motoclub Arsenico».
Ieri dal Mugello, un gruppo di piloti e meccanici ha raggiunto la compagna di Marco, Debora, che vive accanto a lui nell’ospedale fiorentino di Careggi questi momenti di grande apprensione.
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