DOPO IL TRIONFO ALLA MARMOLADA
L’emozione di Covi e l’orgoglio di Taino
Un paese, il suo campione, la festa: «Ha vinto una tappa che vale per tre»

La festa, l’emozione, l’orgoglio. Dopo l’impresa alla Marmolada e la passerella a Verona, Alessandro Covi ha ricevuto ieri, lunedì 30 maggio, l’abbraccio della sua Taino. Il “Puma” della UAE Emirates è stato assediato dai tifosi.
«ORGOGLIOSO»
«Questo rientro è stato veramente piacevole. È casa ed è giusto festeggiare le vittorie importanti per la mia carriera e per il paese. Grazie a mio papà che ha sempre organizzato delle gare qui a Taino, dove il ciclismo è divenuto lo sport di riferimento. Sono orgoglioso di rappresentare Taino». Poi Alessandro, osannato da tanti appassionati sulle strade del Giro, ripercorre mentalmente la sua corsa rosa. «Il momento più brutto? Quando abbiamo saputo del ritiro forzato di Joao Almeida. Da due mesi tutti noi dell’UAE Emirates lavoravamo per provare a vincere il Giro. Invece, in un attimo vedi sparire l’obiettivo principale. Poi se ne creano degli altri e per me è stato così: ho potuto centrare il mio obiettivo personale che era quello di vincere una tappa».
I PROSSIMI IMPEGNI
Prima di tornare a firmare autografi ed a concedersi ai selfie, Covi parla dei suoi prossimi impegni in sella: «Parto domani (oggi, ndr) e gareggerò giovedì al Giro dell’Appennino. Poi il Giro di Svizzera dal 12 al 19 giugno e il Campionato italiano il 26 giugno. Spero di mantenere questa buona condizione e di riuscire a conquistare ancora qualche buon risultato».
LA MENZIONE SPECIALE DEL COMUNE
Una giornata speciale, comunque, per tutto il paese stretto tra Angera e Sesto Calende. Per l’occasione anche il municipio ha aperto le sue porte al giovane asso dei pedali: «Ad Alessandro Covi viene conferita una menzione speciale da parte di tutto il Consiglio comunale per il grande risultato sportivo ottenuto il 28 maggio 2022 in occasione della ventesima tappa del 105° Giro d’Italia da Belluno alla Marmolada (passo Fedaia)», questa la scritta sulla pergamena firmata da tutti i consiglieri che il sindaco Stefano Ghriringhelli ha consegnato a Covi. «Alessandro è un grande orgoglio tainese - afferma il primo cittadino -. È una grande promozione per il nostro paese, il fatto stesso che venga chiamato il Puma di Taino porta di riflesso notorietà al paese e porta il nome di Taino in tutto il mondo. Ale ha vinto una tappa che ne vale due, anzi per lui vale tre. Io ero presente quel giorno del Giro U23 sul Passo Fedaia, quando su quella tremenda salita perse l’opportunità di salire sul podio della gara per i giovani. Ora si è preso la rivincita. Covi è un bell’esempio di abnegazione, simpatia e gentilezza. Lo scorso anno l’abbiamo invitato al battesimo civico del 2 giugno come esempio per i giovani e forse gli abbiamo portato fortuna».
L’EMOZIONE DI PARENTI E TIFOSI
Ora la prossima festa per il Puma a Taino è programmata per la fine di luglio, ma intanto è ancora emozionato papà Andrea Covi. Torna con la mente all’impresa del figlio sulla Marmolada: «È stato troppo... Siamo molto soddisfatti». Ma ad avere le lacrime agli occhi è lo zio di Ale, Roberto Giucolsi, ex professionista e già campione italiano dilettanti: «Quando Alessandro è partito così da lontano, a 53 chilometri dall’arrivo, pensavo fosse un’azione volta a favorire Davide Formolo. Poi, chilometro dopo chilometro, ha preso consapevolezza. È stato un grande».
Festa anche al bar “Settimo Cielo”, sede del club Il Puma di Taino: «Seguiamo Alessandro e il ciclismo da sempre e stiamo vivendo un momento indimenticabile - afferma il presidente Marco “Magic” Burattinello -. Ma la passione ci porta a seguire il nostro ragazzo soprattutto nei momenti di difficoltà. Giusto festeggiare degnamente le vittorie, ma soprattutto amare il ciclismo. In questi giorni le adesioni al club sono aumentate a dismisura, siamo vicini a quota 300. La prossima trasferta? All’arrivo di Novazzano del Giro di Svizzera».
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