CICLISMO
Il poker di Marianne Vos
La campionessa olandese conquista il Trofeo Binda per la quarta volta. Juniores: trionfa Jastrab

Marianne Vos, la regina del ciclismo femminile, conquista per la quarta volta il suo regno di Cittiglio, nella gara che ricorda Alfredo Binda indiscusso re del ciclismo eroico.
è stata una delle edizioni più belle dell’ultimo decennio del Trofeo Binda, giunto alla ventunesima edizione, quest’anno valido come terza prova del Women’s World Tour. La Vos ha portato la sua maglia di colore arancio con le insegne del team CCC Liv prima sul traguardo di via Valcuvia a Cittiglio precedendo l’australiana Amanda Spratt (Mitchelton Scott), che ha anticipato di un niente la giovane danese Cecilie Uttrup Ludwig (Bigla).
La giornata primaverile porta in Valcuvia il pubblico delle grandi occasioni per la gara voluta dalla Cycling Sport Promotion di patron Mario Minervino: Cittiglio è blindata con discrezione dalle forze dell’ordine viste le numerose personalità politiche presenti, su tutte il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.
Si parte da Taino, subito dopo il via scattano in quattro: Sara Penton (Virtu Cycling), Loes Adegeeest (Park Hotel Valkenburg), Eri Yonamine (Ale Cipollini) e Martina Stefani (Top Girl Fassa Bortolo). Vengono riprese dopo pochi chilometri ed a vincere il primo sprint intermedio è Rachele Barbieri (BePink), mentre il secondo traguardo volante, a Cuveglio, dopo 27 chilometri, è vinto da Silvia Persico (Valcar) e il traguardo a premio a Grantola, dopo 35 chilometri, se lo aggiudica la francese Eugenie Duval (FDJ Nouvelle).
Allungo di Tayler Wiles (Trek Segafredo), poi dell’atleta della Mitchelton Scott. Grace Brown, che per la sua condotta in gara verrà premiata come la più combattiva.
Al passaggio da Cittiglio alla conclusione del giro “lungo” transitano in ritardo la cunardese Silvia Pollicini, la milanese Silvia Magri e la ragazza di Bizzarone Alice Gasparini che poi abbandoneranno la competizione.
Sull’anello finale ci prova un terzetto composto da Ashleigh Moolman-Pasio (CCC Liv), Kasia Niewiadoma (Canyon SRAM Racing) e Cecilie Uttrup Ludwig (Bigla). Una volta riprese, riparte Demi Vollering (Parkhotel Valkenburg) che fa un discreto “vuoto” guadagnando 38” sul gruppo.
Quando l’azione della giovane olandese si esaurisce in testa si trovano in trentatré che sbucano allungate all’entrata del vialone di arrivo per la volata finale in leggera ascesa dove si ammira la Marianne Vos dei tempi migliori, che può esultare ben prima di avere tagliato il traguardo sotto l’occhio delle telecamere di Rai Sport, che anche ieri, domenica 24 marzo, nella diretta televisiva hanno unito le immagini della gara a quelle della promozione del territorio valcuviano.
Sul podio salgono Amanda Spratt e Uttrup Ludwig; la friulana Elena Cecchini, quinta, è la migliore italiana, decima la cuneese Erica Magnaldi (WNT Rotor) che viene dal ciclismo amatoriale dei gran fondisti.
Sofia Bertizzolo (Team Virtu Cycling) mantiene la leadership della classifica delle giovani del World Tour.
La gara femminile è stata l’opportunità per l’associazione di volontariato “Anemos” di Maccagno, con Pino Veddasca, di sensibilizzare su ” violenza, stalking, bullismo e disagio sociale” del mondo femminile. C’è stato anche il tocco femminile delle ragazze del team Ale Cipollini: brillantini sulle loro divise per rendere il mondo ciclistico sempre più Rosa.
TROFEO DA MORENO A JASTRAB
Arrivo “internazionale” anche quello del Trofeo Da Moreno-Piccolo Trofeo Binda riservato alle donne Juniores e valido come prova inaugurale della Coppa delle Nazioni.
Tra le prime dieci classificate ci sono infatti ragazze di otto nazioni diverse. La sede di arrivo in via Valcuvia a Cittiglio si colora a stelle e strisce per l’affermazione della statunitense Megan Jastrab, che si è dimostrata la migliore nel lotto delle 139 partenti.
Da Taino a Cittiglio, 69 i chilometri con la partenza di buon mattino e il circuito finale da ripetere per tre volte; nell’ultima tornata l’ascesa fino a Orino. C’è un piccolo inconveniente proprio nelle fasi iniziali con una caduta nella fase di trasferimento che coinvolge qualche atleta, poi si parte e nella prima parte della corsa il plotone viaggia pressoché compatto.
Nel penultimo giro del circuito finale sono le ragazze britanniche a forzare il ritmo con le accelerazioni portate da Elynor Backstedt e Eluned King. Il gruppo si allunga, poi le migliori tornano compatte; è il preludio del deciso attacco dell’americana Jastrab. La portacolori della nazionale degli Stati Uniti si porta al comando e scava un solco di 30” tra lei e le inseguitrice. La sua azione però si fa pesante salando verso Orino e ne approfitta la francese Cedrine Kerbaol che riesce a riportarsi sulla battistrada poco prima del Gran Premio della Montagna di Orino. Inizia la discesa e c’è la reazione delle inseguitrici che rientrano sulle due di testa formando un gruppetto di tredici atlete. Fase di studio negli ultimi chilometri, il gruppo delle migliori si infoltisce: dopo lo striscione dell’ultimo chilometro tenta l’assolo Kerbaol, ma le altre non le danno spazio e sul vialone in ascesa di Cittiglio è volata con Jastrab che va a vincere con grande autorità.
© Riproduzione Riservata