IL CASO
Cinema Oscar, 12 anni di attesa
Il sogno di aprire un multisala nello spazio chiuso da inizio millennio si scontra con una realtà difficile

Dalla sua chiusura sono passati dodici anni. Ma il vecchio cinema Oscar, leggendaria sala che componeva l’universo delle strutture dedicate alle proiezioni di film di una città in tal senso ricchissima, è ancora chiuso. Nella sua triste desolazione.
Nelle ultime ore sul web ha cominciato a circolare una notizia (peraltro assolutamente priva di conferme) secondo cui in città si starebbe progettando la realizzazione di un multisala. Una sorta di risposta bustocca - nella culla del Baff e dell’Icma - in un settore che per ora territorialmente è stato esclusiva prerogativa di Gallarate e Cerro Maggiore. In questo senso Busto ne discusse solo qualche anno fa, quando sull’area delle Nord si facevano mirabolanti progetti finiti come al solito in un fiasco.
Fatto sta che la sola voce incontrollata ha subito fatto correre la mente di molti appunto verso il destino dell’ex Oscar, da inizio millennio inutilizzata scatola piena di poltrone ormai polverose e di un fascino antico che attende di essere riscoperto. Per un certo periodo si parlò della riconversione dello spazio in una palestra. Poi ci fu il tentativo dei proprietari - ovvero la famiglia Barlocco - di mettersi in rete con il Distretto del Commercio, mettendo la galleria d’ingresso a disposizione per qualche esposizione. Da un quinquennio più il nulla. «Anch’io, leggendo di questa storiella via internet, ho pensato all’ex Oscar», afferma il sindaco Emanuele Antonelli. «Certo rispetto agli altri multisala ci sarebbe il problema del posteggio, però l’idea sarebbe stuzzicante». Però nessuno finora ha mai presentato nulla di nulla all’attenzione dell’amministrazione. Neppure sul cinema Oscar.
A confermarlo è Franco Barlocco, che comunque non ha mai smesso di nutrire il sogno che un giorno quel luogo possa rivivere gli antichi fasti. «Il momento non è facile e l’investimento non è di poco conto - spiega - ma io sono convinto che sarebbe bellissimo oltre che interessante andare verso una versione di sale moderne, realizzandone quattro più piccole invece dell’attuale da 400 posti. Della possibilità parlai anche con il sindaco, ma chiaramente servirebbe trovare degli investitori interessati a lanciare questo tipo di proposta anche su Busto Arsizio». Insomma, se qualcuno volesse avviare un progetto del genere, ci sono assolutamente le porte spalancate.
© Riproduzione Riservata