CARABINIERI
Droga e armi, sette in manette
Sgominata organizzazione che agiva tra Varesotto e Comasco. Anche sei denunciati

Sette arrestati e sei denunciati a piede libero. Questo il bilancio dell’ennesima operazione antidroga compiuta dai carabinieri nel Saronnese all’alba di ieri: nel mirino gli spacciatori che si appostavano nella zona, in particolare fra Basso Varesotto e Comasco, fra Cislago e Tradate per arrivare a Turate fino poi ai confini saronnesi. E che facevano anche consegne a domicilio. Gli arrestati (due già in carcere per altri reati), così come gli altri denunciati a piede libero a vario titolo, devono rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, concorso in estorsione, detenzione e porto abusivo di armi.
Durante le perquisizioni domiciliari nelle case degli indagati sono stati trovati sessanta grammi di hashish, venti grammi di cocaina divisa in dosi e tre bilancini di precisione; una pistola modello Smith & Wesson calibro 38 special con matricola punzonata nonché dieci proiettili dello stesso calibro (di cui cinque inseriti); e poi una pistola modello Desert Eagle calibro 44 Magnum rubata in provincia di Savona e comprensiva di due caricatori con cinque proiettili dello stesso calibro e otto proiettili calibro 7.65. All’operazione, condotta dai militari della Compagnia di Cantù, hanno partecipato anche i comandi locali del Varesotto e di Bergamo, il Nucleo cinofilo di Casatenovo nel Lecchese e il Nucleo elicotteristi di Orio al Serio.
Si tratta di un’inchiesta avviata nel gennaio di due anni fa, con intercettazioni, pedinamenti e l’analisi di immagini della videosorveglianza. Alla guida dei pusher alcuni albanesi, affiancati da italiani nel ruolo di “pali” e “vedette”. Si occupavano dello smercio della droga, non solo in aree periferiche, ma anche in luoghi pubblici e di ritrovo fra Cislago, Tradate, Turate, Mozzate e anche Olgiate Comasco e Limido Comasco, nonché tramite consegne a domicilio ai clienti. È stato stimato che abbiano venduto qualcosa come un chilo e mezzo di cocaina, oltre a piccoli quantitativi di marijuana ed hashish. In tutto i militari hanno “catalogato” più di duecento episodi di spaccio e hanno identificato settanta acquirenti, tutti segnalati alla prefettura e che da parte loro adesso rischiano sanzioni amministrative: sono numeri che rendono l’idea di quanto fosse ampia l’attività illecita che era stata organizzata.
Alcuni dei fermati non si limitavano tuttavia allo spaccio: ad alcuni di loro sono stati contestati episodi di estorsione che sarebbero avvenuti ad aprile e maggio 2018 ai danni del titolare di una sala slot che si trova a Mozzate; tramite minacce a mano armata si erano fatti consegnare decine di migliaia di euro.
© Riproduzione Riservata