LA MAPPA
Droga, la piaga del Saronnese
Stazione, boschi, parchi: ecco dove gli spacciatori hanno stabilito il loro regno

C’è chi arriva da lontano per comprare la droga nel Saronnese: fra i clienti censiti anche giovani e meno giovani che arrivano dalla Valtellina e dal Piemonte.
Le macro-aree di spaccio sono sostanzialmente due a sud di Saronno, una in centro e una a nord della città degli amaretti mentre è impossibile dire quanti siano pusher e clienti, ma sicuramente sono numerosi.
Ci sono controlli, arresti e sequestri, ma evidentemente è un business troppo redditizio e gli spacciatori che finiscono in cella vengono ben presto sostituiti.
IN STAZIONE HASHISH E MARIJUANA
Dove avviene lo smercio degli stupefacenti invece lo sanno tutti, anche perché è dove anche negli ultimi tempi si sono concentrati gli interventi delle forze dell’ordine: stiamo parlando dei boschi delle periferie e della zona della stazione ferroviaria di “Saronno centro”. Che viene tenuta sotto stretto monitoraggio, ma c’è sempre chi corre il rischio di essere preso pur di accaparrarsi un mercato fatto di migliaia di potenziali clienti, perché dallo scalo di piazza Cadorna ogni giorno passano tantissime persone a iniziare dagli studenti diretti nelle scuole superiori situate al di là del sottopasso di via I maggio. È l’area dello smercio al dettaglio, della compravendita della singola dose, soprattutto delle cosiddette droghe leggere, dall’hashish alla marijuana, che si comprano per pochi spiccioli. I prezzi sono bassi, anche chi ha in tasca solo 5 euro è “accontentato”.
ALLE GROANE EROINA E COCAINA
Lo stesso nei boschi, dove però è aperto anche il bazar della cocaina e dell’eroina: nella super-urbanizzata Saronno di verde ne resta ben poco, lo spaccio quindi avviene solitamente “in trasferta”, appena varcato il confine saronnese,verso il parco delle Groane: dietro l’angolo ci sono i boschi di Ceriano Laghetto dove si va “comodamente” salendo sul treno della Saronno-Seregno e scendendo alla stazione di Ceriano-Solaro, dopo che quella di Ceriano Groane un annetto fa è stata chiusa anche e soprattutto per l’invadente presenza degli spacciatori e il ripetersi degli episodi criminosi, furti e rapine, ai danni dei pochi pendolari che ancora osavano avventurarsi da quelle parti per prendere il treno. Tutto ciò, anche se nelle vicinanze ci sono parecchi capannoni industriali e per tanti lavoratori il treno era obiettivamente una comodità.
CARONNO, UBOLDO E ORIGGIO
Lo spaccio non è una novità nelle propaggini più meridionali del parco del Lura, zona periferica di Caronno Pertusella (e nei boschi delle vicine Uboldo e Origgio); ecco l’altro luogo a sud di Saronno dove i tossicodipendenti si riforniscono, contattando preventivamente lo spacciatore con il telefonino o presentandosi direttamente sul posto con la speranza, spesso esaudita, di trovarne uno.
NEL PARCO DEL LURA
È dunque questa la situazione che si registra nella zona più meridionale dell’abitato di Saronno, mentre a nord un campanello d’allarme è appena squillato, proprio nei giorni scorsi: l’area saronnese del Parco del Lura era stata sinora immune dal fenomeno dello spaccio e del consumo di droga (presente, invece, risalendo nel vicino comasco), forse anche per la presenza delle case di Cassina Ferrara che sono relativamente vicine alle stradine ciclopedonali. Ma il recentissimo rinvenimento di siringhe, nei pressi del centro sportivo di via Trento, non va certo sottovalutato ed è un segnale indubbiamente preoccupante.
BOSCO DEL RUGARETO
Lo spaccio degli stupefacenti avviene invece “abitualmente” nel Bosco del Rugareto, qualche chilometro più a nord, alla periferia di Cislago e dintorni. È una zona che è già stata teatro di molti interventi da parte di carabinieri e polizie locali.
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