DOPO L’INCIDENTE
Cittiglio, la seconda vita di Danny Morelli
Costretto a muoversi sulla sedia a rotelle, ha ideato una startup che si occupa di turismo accessibile alle persone con disabilità

Un gravissimo incidente sul lavoro (la perdita di equilibrio mentre scattava fotografie per un’azienda di marketing pubblicitario da una impalcatura al secondo piano di un edificio, lo schianto a terra, la lesione al midollo spinale) e otto mesi di ospedale.
Era il 23 settembre 2021 a Tenerife e per Danny Morelli, 37 anni, una giovane compagna e un figlio in tenera età, sembravano perdute tutte le speranze di costruirsi una vita serena. Anche perché la lunga degenza ospedaliera e le cure riabilitative avevano un costo proibitivo. A Cittiglio e in tutta la Valcuvia, dove Danny è cresciuto e dove vive la famiglia, scattò in breve tempo, per opera della sorella Veronica, una generosa raccolta fondi per sostenere le spese. E questo fu il primo segnale che non tutto era perduto e che forse valeva ancora la pena investire nel futuro.
LA CHIAMATA DALLE CANARIE
Due anni più tardi, Danny ci chiama dalle Canarie per ringraziare ancora una volta per il sostegno lanciato anche da queste colonne e per assicurarci che i suoi sogni non sono finiti. Anzi, col sostegno della sua amata Dominica, origini russe e ottima padronanza dello spagnolo e dell’inglese, s’è spalancata dall’estate scorsa una nuova possibilità lavorativa. «Con il sostegno locale abbiamo varato una startup dedicata al turismo accessibile anche a chi, come me, vive su una carrozzina o comunque presenta forti impedimenti nella deambulazione - racconta Danny - Viaggiando in internet ci siamo accorti che sono parecchie le persone, anche dall’Italia, che pur non potendo camminare non vorrebbero rinunciare a una vacanza in queste splendide isole spagnole dal clima dolcissimo, dove la qualità della vita è molto elevata. Allora abbiamo pensato alla mia situazione ed è scattata l’idea».
VACANZE SPECIALI
Il sito barreracero.com, in doppia lingua spagnola e italiana, invita a scoprire «le nostre vacanze completamente adattate per persone con disabilità» e assicura «un’esperienza che non dimenticherete mai». La famiglia Morelli si occupa di tutto: dagli alloggi ai trasporti alle attività possibili anche a chi si sposta sulla carrozzina. Una frase di Jim Abbott, ex lanciatore di baseball statunitense che giocava pur privo della mano destra, definisce la filosofia alla base della proposta: «La disabilità non ti definisce, ma definisce il modo in cui affronti le sfide che presenta».
Prosegue Danny: «Non è un caso che le isole Canarie siano la seconda destinazione al mondo, dopo la Florida, più visitata proprio da turisti con mobilità ridotta. In particolare ad Arona, perla accessibile dell’arcipelago, si possono sperimentare strutture e servizi (edifici pubblici e privati, trasporti, infrastrutture per il tempo libero) privi di barriere architettoniche».
AMORE E VOLONTA’
Il messaggio che arriva dall’Oceano Atlantico è chiaro: il «sorriso gentile» (così lo aveva ricordato alla Prealpina la sindaca di Cittiglio, Rossella Magnani, alla notizia dell’infortunio occorso al concittadino) di Danny non si è spento. Amore per la vita, forza di volontà, sostegno di familiari e amici, ingegno hanno fatto la differenza. «Sono in continuo contatto con il mio paese di origine - conclude il protagonista di questa storia a lieto fine - ma qui si sta bene e la nostra nuova attività ci consente di continuare il sogno di vivere alle Canarie».
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