LA GRADUATORIA
Classifica delle università: l’Insubria guadagna due posizioni
Si posiziona all’undicesimo posto tra gli atenei che contano dai 10mila ai 20mila iscritti. In testa Trento, in coda Napoli L’Orientale

Anche quest’anno il Censis ha elaborato la classifica delle università italiane, un appuntamento a supporto dell’orientamento di migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria che si replica oramai da 25 anni.
LA CLASSIFICA
«Si tratta – si legge nel comunicato dell’istitituo – di un’articolata analisi del sistema universitario basata sulla valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) relativamente a: strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, livello di internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità. A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali».
INSUBRIA IN RISALITA
Tra i medi atenei statali, da 10.000 a 20.000 iscritti, l’Università dell’Insubria guadagna due posizioni rispetto alla graduatoria del 2024 e si classifica all’undicesimo posto su diciassette. Apre anche quest’anno la classifica l’Università di Trento, che con il punteggio di 93,7 mantiene la prima posizione, seguita come lo scorso anno dall’Università di Udine, che condivide il secondo posto con l’Università Politecnica delle Marche con il punteggio di 92,2, avendo quest’ultima guadagnato due posizioni. In terza si colloca l’Università di Siena (89,7), che avanza anch’essa di due posizioni. Retrocede al quarto posto l’Università di Sassari (88,8, -1 posizione). Il quinto e il sesto posto sono, invece, detenuti dall’Università di Trieste (88,7, +2 posizioni) e dall’Università Cà Foscari Venezia (88). Sale di cinque posizioni, occupando il settimo posto in classica, l’Università del Piemonte Orientale (87,8), mentre resta stabile all’ottavo posto l’Università di Brescia (87,3) inseguita dall’Università di Bergamo (86,2, nona, +2 posizioni) e di Urbino (84,0, decima, -1 posizione). Dall’undicesima alla quindicesima posizione si trovano, nell’ordine: l’Università dell’Insubria (83,8), di Napoli Parthenope (83,7), del Salento (83,5, -3 posizioni), di Foggia (82,5, +1 posizione) e dell’Aquila (82,0, -1 posizione) Si posizionano, infine, al penultimo e all’ultimo posto della classifica dei medi atenei statali l’Università Magna Graecia di Catanzaro (79,8) e l’Università di Napoli L’Orientale (79,2), new entry lo scorso anno tra i piccoli atenei statali.
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