ABUSO D’UFFICIO
Cocquio, il sindaco Centrella a processo
L’accusa: presunte irregolarità edilizie nella casa di famiglia

C’è anche il sindaco Danilo Centrella (foto Archivio) tra le sei persone che il prossimo 4 giugno compariranno dinanzi al collegio del Tribunale di Varese con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio. Così ha deciso ieri, mercoledì 29 gennaio, il gup Giuseppe Fertitta in merito a una vicenda legata a presunte irregolarità edilizie in una proprietà della famiglia Centrella. Oltre al primo cittadino di Cocquio, infatti, a giudizio andranno anche le sue due sorelle e il fratello, oltre al titolare e al tecnico dell’impresa che eseguì i lavori (il quale sostiene di essersi solo limitato a firmare in buona fede la richiesta di sanatoria). L’impiegata comunale che seguì la pratica, assistita da Matteo Pelli, ha invece scelto e ottenuto di patteggiare: per lei, sei mesi con la condizionale. Il difensore di Centrella, l’avvocato Claudio Casiraghi, aveva chiesto per il suo assistito il non luogo a procedere, così come i legali delle altre persone coinvolte, ma il gup - accogliendo la richiesta del pm - è stato di tutt’altro avviso. Tutti e sei saranno chiamati a difendersi dalle accuse dinanzi al Tribunale in composizione collegiale.
La vicenda emerse nel febbraio di due anni fa, quando i carabinieri si presentarono in municipio per una perquisizione: al centro degli accertamenti, i lavori nella villetta bifamiliare costruita dal padre di Centrella e poi ereditata dai quattro figli. Nell’abitazione - secondo una segnalazione giunta all’ufficio tecnico nell’aprile 2016, durante la campagna elettorale che portò poi all’elezione di Centrella - sarebbe stato compiuto un abuso edilizio, in particolare un ampliamento dei garage, trasformati in bagno e cucina. In seguito alle verifiche della polizia locale del Medio Verbano, fu emessa un’ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi, da compiere entro novanta giorni ma, secondo la Procura, che contesta al sindaco anche il reato di falso, questo provvedimento sarebbe stato rispettato solo in parte.
Alla prima seduta del Consiglio comunale Centrella dichiarò che non esistevano condizioni di ineleggibilità per conflitto di interessi poiché aveva già ottemperato all’ordinanza, ma - secondo le accuse - il procedimento nei suoi confronti era ancora aperto. Il sindaco - che nel frattempo ha ceduto la sua quota ai fratelli - ha sempre respinto ogni addebito, dichiarandosi sereno e fiducioso nella giustizia.
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