TRIBUNALE
Sesso con la maestra all’asilo nido: fidanzato condannato
Atti osceni nella struttura di Cocquio Trevisago: concluso a Varese il processo a carico del 46enne, condanna a 4 mesi

Sesso all’interno dell’asilo a Cocquio Trevisago, mentre i bambini giocavano o dormivano: condannato il fidanzato della maestra.
Si è concluso, in Tribunale a Varese, il processo al 46enne accusato di atti osceni all’interno del micronido “I folletti del bosco”, chiuso nel 2022 dopo l’inchiesta dei carabinieri di Besozzo (e poi riaperto con una nuova gestione e nuovo personale). Per l’uomo, il pubblico ministero aveva proposto la condanna a due anni di reclusione, mentre il suo difensore, l’avvocato Daniele Paci, aveva chiesto una pena di quattro mesi, il minimo previsto dall’articolo 527 del codice penale «se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano». Richiesta accolta dal giudice Luciano Luccarelli: quattro mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena e non menzione della condanna. Nessun risarcimento alle parti civili, alcuni genitori dei piccoli ospiti dell’asilo di Cocquio.
L’INDAGINE
L’indagine dei militari dell’Arma, partita proprio dalla segnalazione delle famiglie, risale al 2019: gli inquirenti nascosero delle telecamere all’interno della struttura di via Verdi per documentare i presunti maltrattamenti su bambini di uno e due anni. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, le donne che avrebbero dovuto prendersi cura dei piccoli li rimproveravano spesso per futili motivi, urlando, strattonandoli, mettendoli in punizione, ma anche spintonandoli e prendendoli a schiaffi. Violenze fisiche e psicologiche per cui la maestra (e titolare) patteggiò due anni, la sua stagista un anno e quattro mesi.
LE IMMAGINI
Dall’esame delle immagini registrate di nascosto, inoltre, gli investigatori scoprirono anche la frequente presenza nell’asilo del compagno dell’insegnante. Non per collaborare alla gestione della struttura, ma per dormire o addirittura lasciarsi andare ad effusioni amorose (per usare un eufemismo) con la fidanzata. Un video, ad esempio, mostra l’uomo sdraiato a terra nella sala giochi e la sua compagna impegnata in un rapporto orale, al termine del quale l’imputato, mezzo nudo, corre in bagno, mentre un bimbo dorme nella stanza accanto. In un altro filmato si notano i due fidanzati seduti sul divano, con una coperta sulle gambe a nascondere gli inequivocabili movimenti delle mani della donna, a pochi metri da due bimbi che giocano tranquillamente nello stesso locale.
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