IL CASO
Cocquio, tensioni sul futuro dell’asilo di Caldana
In consiglio comunale genitori e opposizioni chiedono di salvare il Visconti

Il futuro della scuola dell’infanzia Visconti di Caldana al centro di una seduta di consiglio comunale “thrilling”.
Pubblico numeroso e molto partecipe, questa sera, in aula consiliare: al centro del dibattito il futuro della sezione staccata di Caldana della scuola materna che fa parte della Fondazione Tagliabò.
Ad alimentare la tensione anche la mancata concessione, come richiesto dalle minoranze, di un consiglio comunale aperto per affrontare la questione del futuro incerto dell’asilo di Caldana. Si è invece discussa solamente, in una seduta “regolare”, l’interpellanza del gruppo Primavera Cocquio.
Da tempo si sa che difficilmente la Visconti avrà un futuro, nonostante i molti genitori presenti abbiano sottolineato come il livello didattico della sezione staccata sia altissimo, anzi superiore a quello della sede di Sant’Andrea dove funzionano due sezioni.
Il Comune, infatti, non potrà più versare i 22mila euro di finanziamenti necessari al mantenimento della sezione, stanziamento vincolato al completamento delle due sezioni della Tagliabò che oggi non è più soddisfatto.
Il sindaco Danilo Centrella ha spiegato a chiare lettere: «Io non decido di chiudere le scuole, saranno il presidente e il consiglio della Fondazione a prendere una decisione».
Il mancato versamento comporterebbe dunque la chiusura della Visconti con la necessità di far confluire gli alunni nelle due sezioni di Sant’Andrea. «Attualmente versiamo 650 euro all'anno per ogni alunno residente. Ma i 22mila euro per il mantenimento della Visconti confluiranno sui servizi doposcuola delle scuole primarie. In questo modo favoriremo l’incremento del numero degli alunni nelle scuole di Cocquio».
Di parere opposto, naturalmente, le opposizioni. Andrea Andreoli si è detto del tutto contrario a nuove riduzioni. «Piuttosto che tagliare - ha aggiunto - credo opportuno studiare un progetto che consenta di introdurre una nuova modalità per salvare la Visconti». Molto rumore in aula, con i genitori che hanno approvato l’iniziativa di Andreoli. Al termine le minoranze hanno rinnovato la richiesta di un Consiglio comunale aperto: «Se si alimenta la scuola dell'infanzia con la presenza di Caldana, saranno alimentate automaticamente anche la scuola primaria e quella secondaria». Evitando la “migrazione” di alunni in scuole di altri Comuni.
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