LA SFIDA
Coelsanus, via all’era Vescovi
Scattato lunedì 22 agosto il raduno con l’ex dirigente di Varese nei panni di nuovo coach

SERIE B La Coelsanus inaugura l’era Cecco Vescovi con l’entusiasmo e la spinta motivazionale del coach scelto dalla nuova guida della sezione basket che dovrà lanciare il team gialloblù verso nuovi stimoli. Partita ufficialmente nello storico alveo di via Marzorati la stagione 2016/’17 della Robur et Fides: assente il nuovo responsabile di sezione Claudio Corti, il grande protagonista del raduno è stato proprio l’ex bandiera della Pallacanestro Varese, che ha toccato il tasto degli stimoli e delle ambizioni personali nella presentazione al gruppo dei tredici giocatori confermati praticamente in blocco rispetto alla stagione passata.
Per Vescovi si tratta del terzo ritorno in carriera nella società che l’aveva dapprima avviato al mondo del basket a 13 anni (il passaggio alla Pallacanestro Varese era avvenuto a 16 anni) e poi dato la possibilità di iniziare ad allenare esattamente 10 stagioni fa nel laboratorio Campus dopo aver concluso l’attività agonistica a 42 anni con la vittoria della Coppa Italia di serie B. Archiviata definitivamente la lunga esperienza dirigenziale in piazza Monte Grappa, Vescovi confida che anche la sua terza “reincarnazione” gialloblù sia ricca di spunti positivi.
«Sono molto contento di poter ricominciare dalla società in cui ho iniziato e poi concluso la mia carriera da giocatore, iniziando poi la carriera da allenatore. Qui ho ricordi molto piacevoli e confido che anche questa nuova esperienza possa avere gli stessi risultati delle due esperienze precedenti. Spero di poter dare qualcosa sia ai giovani che ai meno giovani: l’obiettivo è donare linfa nuova ai veterani, mentre ai ragazzi del settore giovanile che sono in rampa di lancio chiedo di diventare loro i protagonisti».
Il nuovo coach della Coelsanus punta fortemente sull’aspetto motivazionale, soprattutto nei confronti del gruppo di ragazzi emergenti prodotti dal vivaio gialloblù.
«Punto molto sulla spinta dei ragazzi, che dovranno essere capaci di trascinarsi dietro i meno giovani senza adeguarsi alle abitudini ed al modo di stare in campo dei veterani. Non sarà facile in un campionato nel quale i marpioni fanno spesso la differenza, ma a loro daremo tutte le opportunità possibili per crescere e da loro ci aspettiamo il massimo dell’impegno e dell’entusiasmo. L’ambizione personale di ciascuno dovrà essere la chiave per realizzare le ambizioni di squadra: sarà una sorta di anno zero per tutti, verificando chi tra giovani e veterani saprà sposare la filosofia che voglio cercare di impostare a lungo termine».
Il coach varesino conosce già il nuovo girone piemontese-toscano affrontato nel 2015/’16 alla guida di Oleggio, ma evita di indicare un obiettivo di classifica per la stagione alle porte (primo test domenica 4 settembre contro la Fiorentina Basket di Giulio Cadeo, esordio in campionato sabato 1 ottobre contro Moncalieri).
«Per me il girone è lo stesso della stagione passata; ci aspettano trasferte difficili per motivi ambientali ma io non guardo alle avversarie né mi voglio prefiggere traguardi specifici. L’esito della nostra stagione dipenderà dalla nostra voglia di crescere, se tutti avremo la stessa spinta per andare oltre i propri limiti sono certo che ci toglieremo belle soddisfazioni».
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