ANIMALI
Colorati e canterini: i canarini a Saronno

Oltre tremila soggetti esposti tra canarini, pappagalli e altre specie. A Saronno da mercoledì 8 a domenica 12 novembre si disputa la quarantacinquesima edizione del Campionato regionale lombardi di ornitologia organizzato dalle associazioni Aol di Lecco e Aos di Saronno in collaborazione con Goal. Un’occasione unica per ammirare da vicino le tante specie colorate di uccelli, vera e propria passione dei 4000 soci lombardi iscritti alla Federazione ornicoltori italiana (Foi) che a livello nazionale ne conta 18000. Il canarino infatti non è solo bianco, giallo o rosso, ma ci sono tantissime varietà una più bella dell’altra come l’Arlecchino portoghese, il ciuffato tedesco oppure l’arricciato di Parigi. Per la gioia dei bambini durante le giornate verranno fatte delle estrazioni per regalare un canarino alle famiglie così da avvicinarsi a questo splendido uccellino, come si augura Giorgio Schipilliti, dell’Associazione ornicoltori comensi: «la passione per i canarini è prevalentemente per persone dai 45 anni in su, con questi eventi aperti al pubblico vogliamo avvicinare anche i bambini e i giovani mostrando loro il mondo dei canarini, uccelli canterini e socievoli che riempiono le giornate d’amore».
Come si svolgerà il campionato?
«Faremo delle esposizioni per selezionare i soggetti migliori. Esattamente come avviene per i cani e i gatti, si compete con la stessa razza per capire qual è il più bello. Non si vince denaro, ma la coccarda, un attestato o al massimo dei cesti di prodotti. Lo si fa per passione. Per chi non ha mai partecipato è una esperienza unica che consigliamo».
Ci racconta cosa significa avere la passione per i canarini?
«Al di là della passione per questi uccellini, dico sempre che c’è anche l’amore per il ciclo della vita. Il periodo più affascinante è infatti quello di marzo e aprile quando avvengono le cove. Dopo l’accoppiamento la canarina depone le sue 4 o 5 uova e passati 14 giorni di incubazione, nascono i piccoli. Dopo 5 o 6 giorni di incubazione noi allevatori guardiamo le uova in controluce per vedere se sono fecondate, nel qual caso si possono vedere delle venature che si muovono, è l’embrione che si sta formando. Tutto ciò è qualcosa di meraviglioso. Una curiosità: capita che alcuni allevatori somministrino all’ovetto un bagnetto per ammorbidire il calcio delle uova e agevolare l’uscita del piccolo».
Quali consigli darebbe a una famiglia che è alla prima esperienza con i canarini?
«Tenere in casa dei canarini non è una cosa difficile, occorrono solo attenzione e amore quotidiani. Una delle prime cose da tenere presente è di stare attenti a quanto cibo si somministra. Non bisogna mai esagerare con l’alimentazione: il canarino deve mangiare poco, ma bene. La gabbietta deve stare lontana dalle correnti d’aria perché altrimenti il giorno dopo lo si trova impallonato ossia gonfio perché ha preso il raffreddore. Occorre dunque spostare la gabbietta per non mandarlo incontro a morte certa. L’acqua non deve mai mancare e va cambiata tutti i giorni, al massimo ogni due, perché altrimenti possono proliferare dei microbatteri dannosi per il canarino. Tutti i giorni prima di uscire bisogna dunque controllare l’acqua e la vaschetta dei semi nel caso fossero finiti. Una volta a settimana bisogna cambiare la carta della gabbietta per tenerla pulita. Nel periodo estivo attenzione ai colpi di sole e ricordatevi che ai canarini piace lavarsi, sì dunque a una vaschetta dove possono bagnarsi. Se si abita in campagna, attenti a mettere la gabbietta sul balcone, i canarini infatti sono prede perfette per i falchetti».
In molti non accettano che il canarino viva chiuso in gabbia. Parlano di crudeltà.
«Purtroppo in tanti pensano questo. In realtà questi uccelli sono abituati da secoli a vivere in cattività, sono soggetti che se noi liberassimo andrebbero sicuramente a morire perché non saprebbero vivere autonomamente in natura». (s.m.)
Campionato regionale lombardo di ornitologia - Da mercoledì 8 a domenica 12 in via E.H. Grieg (angolo viale Lombardia) a Saronno. Ingresso libero per i bambini, per gli adulti è richiesto un piccolo contributo. Informazioni su www.foi.it.
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