L’ALTRO CARROCCIO
Comitato Nord, Bossi: «Chiediamo l’autonomia»
Adunata nel pavese. Il senatur accolto al grido «Padania libera»

È iniziato, questa mattina, sabato 3 dicembre, al castello di Giovenzano, provincia di Pavia, il primo incontro pubblico del ‘Comitato Nord’, l’organismo voluto da Umberto Bossi dopo il deludente risultato della Lega alle elezioni politiche del 25 settembre scorso. Di fronte a un migliaio di persone (non tutte sono riuscite a trovare posto in sala), con militanti arrivati anche da Piemonte, Liguria e Veneto, Umberto Bossi è stato accolto da cori di entusiasmo, al grido di "libertà" e "Padania libera" tra uno sventolio di fazzoletti verdi.
Il senatur ha parlato da seduto ed è apparso ancora un po’ affaticato, dopo il recente ricovero in ospedale. «Noi abbiamo solo la volontà di rinnovare e fare del bene alla Lega - ha
detto -, non vogliamo mettere al muro nessuno». «Noi a Roma - ha aggiunto - chiediamo l’autonomia giustamente, è prevista anche dalla Costituzione italiana però non possiamo a casa nostra essere centralisti. Per chiedere l’autonomia bisogna essere autonomisti». «Non siamo qui per fare un piacere al centralismo romano. Un mese fa non pensavamo di avere centinaia e centinaia di persone che si sono legate al Comitato».
Paolo Grimoldi e l’eurodeputato Angelo Ciocca, i due coordinatori del Comitato scelti da Bossi, hanno sottolineato in apertura: «La Lega è sempre stata il “sindacato del Nord“ e deve tornare ad occuparsi dei problemi veri di questa terra. Il Comitato è il Voltaren della Lega. Non possiamo accettare che oggi al Nord ci siano problemi irrisolti che riguardano ospedali, scuole, strade. Gli interessi del Nord devono essere difesi. Siamo partiti un mese e mezzo fa e siamo già a 1.200 adesioni. Facciamo un passo alla volta».
«Abbiamo già coinvolto il 60 per cento delle province della Lombardia e ci sono giunte richieste di adesione dal resto della regione, da Veneto, Piemonte, Marche e anche da altre zone - ha aggiunto Grimoldi -. Dobbiamo muoverci tutti insieme per restituire la Lega al suo ruolo. Non vogliamo far polemiche: le diffide le lasciamo agli altri».
Presenti, tra il pubblico, diversi amministratori leghisti, tra cui Mario Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia, consiglieri regionali e comunali giunti da diverse zone della Lombardia.
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