IL CASO
Como, il carcere scoppia
Problema di sovraffollamento, polizia penitenziaria allo stremo. Sopralluogo dell’onorevole Butti. Stesso caso a Busto Arsizio

Sovraffollamento carcerario, anche il penitenziario di Como sta esplodendo. Questa mattina, sabato 3 settembre, nell’istituto ha fatto visita l’onorevole Alessio Butti (Fratelli d’Italia) su invito del sindacato della polizia penitenziaria Uilpa che da tempo denuncia le condizioni intollerabili con cui tanto i poliziotti quanto i detenuti sono costretti a fare i conti.
Il personale della polizia penitenziaria è allo stremo: «Chiediamo che il lavoratore in divisa venga considerato, ancor prima che un servitore dello Stato, un dipendente cui spettano dei diritti, un cittadino cui la Costituzione e la legge di settore riconosce delle prerogative. Lavorare al servizio della cittadinanza non può essere considerata una colpa da far scontare a discapito dei più elementari diritti», spiegano il segretario generale regionale Salvatore Aloise, i segretari regionali Pierpaolo Giacovazzo e Sergio Gervasi, il segretario territoriale lariano Dario Esposito affiancati dal segretario generale Uil del Lario Salvatore Montedoro. «Servono protocolli operativi di intervento, c’è poi il tema della carenza d’organico in ruoli chiave quali ispettori e sovrintendenti e la necessità di assistere nel migliore dei modi i poliziotti durante gli interventi critici».
A Butti sono stati elencati gli episodi di aggressione ricordando che la legge tutela la fruizione del recupero psicofisico e constatando l’assurdità che proprio in uno dei luoghi simbolo delle Stato non venga rispettata.
Il problema del sovraffollamento delle carceri è stato più volte sollevato anche per la struttura di Busto Arsizio e quella di Varese.
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