SICUREZZA
Compra le scarpe online. E le rubano l’identità
Clonato l’account di una donna di 35 anni

In rete le hanno rubato l’identità: una 35enne saronnese ha presentato in questi giorni una formale denuncia alla Guardia di finanza per sospetto caso di “Catfishing”, dopo che un suo account on line era stato chiuso per acquisti che non aveva mai effettuato, ma che risultavano contestati e non restituiti. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso sulla rete, e gli episodi non mancano neanche a Saronno: ad essere clonati sono anche i profili Facebook o di altri social, tramite i quali vengono inviati a tutti i contatti della persona presa di mira dai truffatori messaggi per chiedere soldi o anche con contenuti poco appropriati.
Correre ai ripari
Chi scopre che il proprio profilo è stato hackerato deve correre subito ai ripari, inviando anche altri messaggi per spiegare ad amici e conoscenti che qualcuno si era impossessato del proprio profilo, per divertirsi a fare degli scherzi di pessimo gusto o per cercare appunto di ottenere del denaro. Insomma, una sorta di “clonazione” dell’identità digitale in grado di causare tanti problemi a chi si trova alle prese con il fenomeno spesso classificato appunto come Catfishing. Ad essere creato nella rete è insomma un personaggio fittizio, e lo scopo è quelli di ingannare chi è contattato per commettere delle frodi. Il termine è stato coniato con l’uscita del documentario americano nel 2010 dal titolo appunto “Catfish”, che ricostruisce la vicenda del produttore esecutivo Nev Schulman, a propria vittima di catfishing. Schulman aveva infatti un’amicizia online con una casalinga quarantenne, che si presentava come una ragazza diciottenne del Midwest degli Stati Uniti. È stata invece un po’ meno complessa la disavventura in cui è rimasta coinvolta la 35enne saronnese: «Nel mese di giugno di quest’anno avevo inviato un ordine on line per l’acquisto per conto di un amico di un paio di scarpe estive, pagate circa 60 euro – racconta la donna -. Quando sono arrivate erano però un modello invernale e anche di un colore diverso rispetto a quello che avevo chiesto: quindi ho effettuato il reso, e in seguito mi è stato comunicato che il mio account era stato chiuso per motivi di sicurezza». La residente, prima di sporgere denuncia, ha svolto delle indagini per cercare di capire che cosa fosse accaduto.
La stufa elettrica
«Da quel che ho potuto accertare, per motivi non chiari, il pacco è andato a Carpi, dove penso vi sia qualche lockers, da cui qualcuno l’ha poi prelevato. Ho poi scoperto che io avrei acquistato anche una stufa elettrica, cosa che non mi risulta affatto; al momento ho quindi sporto denuncia per lo smarrimento del pacco, verificando così se qualcuno si sia impossessato della mia identità per fare magari anche altri acquisti. È insomma una vicenda che si trascina già da diversi mesi, spero vi possa essere presto una soluzione e di poter quindi restituire al mio amico i soldi spesi per acquistare delle scarpe che poi non ha mai potuto indossare».
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