GLI IMPRENDITORI
Confindustria, primarie: Varese decide
In piazza Monte Grappa si attendono i candidati ufficiali, ma dietro le quinte c’è fermento

Se Confindustria fosse un partito politico saremmo in piena campagna elettorale per le primarie. Ma l’associazione che riunisce gli imprenditori italiani ci ha sempre tenuto a distinguersi dal mondo della politica. Eppure ciò che sta accadendo dietro le quinte dell’ente di rappresentanza ha tutti i tratti di una campagna elettorale, che dovrà portare all’elezione di un nuovo presidente che sia in grado di ridare smalto all’associazione, in primis ricompattandola dopo le divisioni interne che si sono venute a creare negli ultimi mesi.
Il finale della presidenza di Carlo Bonomi racconta di licenziamenti, porte sbattute e un malumore che è lontano dall’aplomb che ha sempre caratterizzato il mondo degli imprenditori. «Ci vuole una figura forte», ha suggerito proprio da queste colonne il past president varesino Giorgio Fossa. Forse è proprio per questo che la sfida, questa volta, appare particolarmente avvincente, senza esclusione di colpi. Ed è solo l’inizio. Anzi, in verità lo start non è stato ancora dato, perchè sarà soltanto il prossimo primo febbraio, quando saranno estratti i saggi che dovranno individuare i candidati. E Varese che ruolo gioca in questa partita così determinante?
Voti e sorprese
Il ruolo di Varese si gioca su due fronti: numeri e nomi. I numeri sono quelli dei voti nel consiglio generale di viale dell’Astronomia che sarà chiamato a scegliere il presidente designato che sarà poi votato dall’assemblea generale a maggio. Varese, per rappresentatività territoriale, siede in consiglio con tre rappresentanti: Roberto Grassi, Marino Vago e Barbara Cimmino. Tre voti, dunque, quelli ufficiali. A questi si aggiungono quelli di Giorgio Fossa come past president, Paolo Lamberti come rappresentante ( ed ex presidente) di Federchimica, Andrea Bonfanti rappresentante della piccola industria, Claudia Mona, rappresentante della grande industria e Giovanni Brugnoli in qualità di vice presidente nazionale con delega al capitale umano.
A oggi Confindustria Varese non ha ancora deciso quale linea tenere e quale candidato appoggiare. Deciderà - fanno sapere dapiazza Monte Grappa - quando ci saranno le candidature ufficiali, sulla base delle persone e dei programmi che saranno presentati, con il coinvolgimento del consiglio di presidenza e del consiglio generale. Intanto, però, il “dietro le quinte” c’è e si sa, tra telefonate, pranzi, incontri. Tant’è che in questi giorni proprio Confindustria Varese è stata citata e tirata per la giacchetta un po’ da tutti.
Outsider varesino?
Del resto, all’inizio di questa competizione interna, anche il vice presidente Giovanni Brugnoli è stato indicato da più parti come un possibile candidato alla presidenza nazionale. Ora i bookmakers lo hanno messo in seconda fila, ma le carte vincenti che aveva tra le mani poche settimane fa non sono scomparse nel nulla.
L’asso è sicuramente il lavoro fatto in questi anni con la sua responsabilità per il capitale umano. La battaglia per il riconoscimento dell’importanza della formazione per le nuove generazioni e i fari accesi sugli Its, che proprio lui ha contribuito a diffondere, sono un elemento di forza. Che la formazione, oggi, sia essenziale per il futuro dell’industria è evidente a tutti. Anche Giorgio Fossa, sempre da queste colonne, lo aveva sottolineato, indicandola come uno dei pilastri dell’azione della “nuova” Confindustria.
Brugnoli, poi ovviamente, può contare sulla sua esperienza personale di imprenditore e sul suo percorso dentro la stessa Confindustria. E se nella sfida tra Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini (al momento i due più quotati) si inserisse Brugnoli come outsider?
Tra Varese e Roma
Del resto, che ci sia un ponte tra piazza Monte Grappa e viale dell’Astronomia è innegabile. Anzi, lo dimostra la storia. Sono diversi gli imprenditori varesini che hanno avuto incarichi nazionali dentro la compagine di Confindustria. Il primo, naturalmente, è Giorgio Fossa, arrivato a guidare gli imprenditori italiani.
Nel ruolo di vice presidenti ci sono Giovanni Brugnoli e Marino Vago, che, a sua volta, è stato anche presidente di Sistema Moda Italia. Stesso ruolo ricoperto anche da Michele Tronconi, mentre Paolo Lamberti ha lasciato da qualche mese la presidenza di Federchimica. Resta da vedere se nella nuova squadra ci sarà anche la firma di Varese.
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