CONGO
Saronno piange Luca Attanasio
L’ambasciatore ucciso da un attentato era nato 43 anni fa in piazza Borella

L’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, rimasto ucciso questa mattina insieme a un carabiniere in un attentato a un convoglio Onu a Goma, era originario di Saronno.
Era nato all’ospedale di piazza Borella il 23 maggio 1977. Laureato con lode alla Bocconi, un master in politica internazionale, dopo aver lavorato a Berna dal 2006 al 2010 è stato console generale reggente a Casablanca, in Marocco, fino al 2013. Lì ha sposato Zakia Seddiki, da cui ha avuto tre figlie: Sofia, di quasi quattro anni, e due gemelline di due anni e mezzo, Lilia e Miral.
Rientrato alla Farnesina, vi è rimasto fino al 2015, quando è stato nominato primo consigliere dell’ambasciata italiana ad Abuja, in Nigeria. Dal 2017 la nomina ad ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo, l’ex Zaire.
La notizia dell’attentato ha destato enorme scalpore in tutta Italia e tanto dolore ha provocato nel Saronnese e a Limbiate, il centro di cui Attanasio era originario.
«Credo che chi visiti Kinshasa - raccontò nel 2019 a Marco Raimondi, in un’intervista al mensile di attualità e informazione “Saronno è” - rientri in Italia apprezzando un po’ più i comfort di casa propria. In questa megalopoli sul fiume Congo la maggior parte dei quasi 18 milioni di abitanti non ha né acqua corrente in casa, né elettricità, non esistono trasporti pubblici né strutture sanitarie adeguate a cui rivolgersi. Al contrario, tra le innumerevoli difficoltà, qui si trova una gioia di vivere pervasiva che sa contagiare».
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