L’EMERGENZA
Milano e Varese: ipotesi lockdown
Covid-19, con contagi a RT2 scatterà la chiusura immediata. Governo al lavoro anche con l’opposizione

Con l’indice di contagio a RT2 (una persona ne contagia due), stando ai rumors all’interno di Palazzo Chigi, anche Varese rischia un lockdown già nei prossimi giorni.
L’ipotesi - comunque ancora da definire - aleggia come uno spettro sui drammatici dati relativi al contagio da Covid-19.
Milano verso la chiusura
Se la prima città a essere alle soglie di un nuovo lockdown è Milano, con la sua cintura periferica, in Lombardia, sono indiziate fortemente anche Varese e Como per i dati relativi ai contagi in netta crescita negli ultimi giorni. Nella città giardino, il sindaco Davide Galimberti ha già previsto misure precauzionali per evitare assembranti nei giorni della festività di Ognissanti.
Stando a diverse fonti di stampa on line, il Governo Conte sta studiando l’ipotesi di istituire nuove zone rosse, con la limitazione allo spostamento tra Regioni e la chiusura di alcune attività laddove la curva del contagio sta diventando fuori controllo.
Un nuovo Dpcm
Il pressing dell’opposizione sul Governo Conte sta portando al diretto coinvolgimento dei partiti di minoranza nel “gabinetto Covid”, ossia al tavolo delle decisioni nazionali sui provvedimenti d’emergenza. Ciò significa che se per Milano e per altre città capoluogo - tra le quali Napoli, Roma, Torino, Genova, Caserta, Como e la stessa Varese - ulteriori misure restrittive potrebbero scattare già all’inizio della prossima settimana, sta prendendo corpo una nuova “chiusura” generalizzata. Una chiusura che però potrebbe avvenire con uno schema differente rispetto al lockdown dello scorso marzo e cioè seguendo chiusure non più nazionali ma locali.
Il pressing della scienza
Mentre il Governo tratta col sindaco di Milano, Giuseppe Sala e col governatore Attilio Fontana, i virologi - come Fabrizio Pregliasco, membro del Comitato tecnico scientifico, il quale indirizza il percorso normativo a proposito della pandemia da Covid-19 - premono per la chiusura totale, cioè per un nuovo lockdown nazionale, enza eccezioni.
La strada porterebbe ovviamente anche alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, incluse le materne e i nidi, così come già avvenuto in Campania. A questo proposito, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina ha dovuto incassare, nelle ultime concitate ore, anche il voltafaccia del suo collega Dem, Dario Franceschini.
Decisive le prossime ore
Il Governo mira a emanare un nuovo Dpcm non prima della fine della prossima settimana e a farlo con il coinvolgimento dell’opposizione ma le scelte di Giuseppe Conte a questo punto saranno fortemente condizionate dai dati ufficiali sull’andamento del contagio delle prossime ore e dalle scelte a questo punto quasi scontate sulle zone più colpite, Campania e Lombardia su tutte, nonostante anche il Veneto, il Piemonte e il Lazio comincino a presentare situazioni border-line.
Non è dunque escluso che già da lunedì 2 novembre, drastici provvedimenti ad hoc possano essere presi, a cominciare dall’istituzione di zone rosse e persino lockdown locali, per quel che riguarda proprio la Lombardia, nei confronti di Milano, di Varese e di Como.
© Riproduzione Riservata