APRIPISTA
Contanti? Non conviene
Gallarate premia chi paga le tasse con addebito bancario
La città è apripista a livello nazionale sui pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione. Già lo scorso anno Gallarate si era guadagnata un posto nel rapporto 2019 stilato dal team The European House - Ambrosetti per quanto riguarda le buone pratiche messe in atto per spingere i cittadini verso alternative ai contanti quando si tratta di pagare i tributi locali. Ora il Governo potrebbe adottare una misura analoga a quella introdotta dall’amministrazione comunale con la manovra “A tutto gas” per premiare chi paga la tassa sui rifiuti con addebito sul conto corrente.
L’emendamento antievasione
Al vaglio della commissione Bilancio a livello centrale, infatti, qualche giorno fa è passato un emendamento che prevede, per i Comuni, la possibilità di applicare uno sconto a chi paga i tributi locali utilizzando la domiciliazione bancaria. L’intento di combattere l’evasione è chiaro. E anche a Gallarate il peso delle tasse non versate è importante. Per la sola Tari, dal 2016 al 31 agosto 2019 Palazzo Borghi ha accumulato crediti nei confronti dei contribuenti per quasi due milioni 300mila euro, a fronte di due milioni riscossi. Soldi che sommati al resto delle imposte locali evase nello stesso periodo hanno fatto salire il conto delle tasse mai incassate oltre i 15 milioni.
Gallarate in anticipo
Il principio antievasione studiato a Roma, tuttavia, in città era già arrivato a maggio e ha cercato - almeno sulla carta - di conciliarsi col tentativo di andare incontro alle famiglie messe alla prova dalle difficoltà economiche indotte dalla pandemia. Lo sconto legato all’addebito in banca era stato introdotto con la manovra “A tutto gas” e premia i contribuenti in modo proporzionale al numero dei componenti del nucleo familiare: meno dieci euro per ciascuno. Mamma, papà e un figlio, ad esempio, con l’Sdd avrebbero diritto a un taglio secco di 30 euro sul conto della spazzatura.
Non si torna indietro
Sul fatto che questo possa davvero agevolare le fasce più fragili hanno avanzato qualche dubbio i gruppi di opposizione, vista la difficoltà di qualcuno a pagare via conto corrente. Ma tant’è: in termini di informatizzazione dei pagamenti a Gallarate non si torna indietro. Per spingere ancora di più in questo senso altri 5 euro di decurtazione sono stati previsti per chi sceglie l’applicativo Linkmate di Advanced Systems per il controllo e la stampa dei propri modelli di pagamento. E poi c’è PagoPa, il canale che sarebbe dovuto diventare tassativo a fine giugno per i versamenti verso le pubbliche amministrazioni. L’obbligo è slittato alla fine febbraio del prossimo anno anche in considerazione dei ritardi legati all’emergenza Covid19. Ma la città di Gallarate non sarebbe stata impreparata se il vincolo fosse scattato alla fine del giugno scorso, come inizialmente previsto: anche per chi sceglie questo sistema è prevista una riduzione per compensare almeno in parte i costi delle commissioni.
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