IN PREFETTURA
Controllo di vicinato, ci stanno tutti
Sessanta Comuni firmano il protocollo su come agire

È stato sottoscritto in prefettura questa mattina, mercoledì 2 ottobre, il protocollo d’intesa fra il prefetto Enrico Ricci, le forze dell’ordine e i sindaci di 60 comuni della provincia di Varese sul controllo di vicinato.
Predisposto dalla stessa prefettura, concordato con il comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica e approvato dal Ministero dell’Interno, il documento si inserisce in un contesto nel quale la sicurezza è sempre più percepita dai cittadini come un diritto primario e componente indispensabile della qualità della vita.
A fronte dell’incrementato livello di sensibilità sul tema, è stata colta l’esigenza di pervenire all’impostazione di un sistema integrato di sicurezza orientato sulla collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati, ciascuno nell’ambito dei rispettivi ruoli e competenze,
I Comuni che sinora hanno aderito sono Albizzate, Arsago Seprio, Azzate, Barasso, Bardello, Besnate, Besozzo. Bregano, Busto Arsizio, Cadegliano Viconago, Cantello, Carnago, Caronno Pertusella, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Castellanza, Castelseprio, Castiglione Olona, Castronno, Cavaria con Premezzo, Cislago, Clivio, Cocquio Trevisago, Comerio, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Gavirate, Gerenzano, Golasecca, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Induno Olona, Ispra, Jerago con Orago, Lavena Ponte Tresa, Laveno Mombello, Leggiuno, Lonate Pozzolo, Luino, Luvinate, Malgesso, Marnate, Mercallo, Morazzone, Oggiona con Santo Stefano, Olgiate Olona, Orino, Saltrio, Sangiano, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Taino, Tradate, Vedano Olona, Venegono Inferiore, Venegono Superiore, Vergiate e Viggiù.
Il protocollo resta aperto a nuove adesioni e mira a disciplinare in modo uniforme sul territorio provinciale le attività idonee a fronteggiare e a cogliere tempestivamente fenomeni che turbino l’ordinato vivere sociale e civile nell’ambito delle comunità locali. Un esempio? A luglio i gruppi della Valle Olona hanno esteso i loro controlli anche ai boschi, per toglierli dalle mani degli spacciatori.
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