PALLACANESTRO
Coppa Italia, Varese si spegne contro Pesaro
Niente da fare per i biancorossi sul parquet di Torino

L’Openjobmetis chiude subito la sua avventura in Coppa Italia. La truppa di Matt Brase cede il passo a Pesaro nella seconda gara dei quarti di finale inaugurati dal clamoroso upset di Brescia contro la favorita Milano. Grande occasione sciupata considerando l’eliminazione dell’EA7, e l’assenza dell’influenzato Moretti nelle file della Carpegna? Sicuramente c’è rammarico per una partita nella quale Varese ha “regalato” il primo quarto, con un approccio troppo molle contro la solidità difensiva della Vuelle. Poi ha protetto meglio l’area contro i ripetuti attacchi spalle a canestro delle ali pesaresi, risalendo dal meno 17 del 10’ già nel secondo quarto. Ma ha commesso troppi errori di precipitazione, sia nella costruzione del gioco che nelle scelte di tiro: fatali le 22 palle perse – comprese le due negli ultimi assalti sul meno 3 e sul meno 4 – e il 23% da 3 in una serata nella quale Pesaro è parsa più pronta dell’OJM nel contenere le iniziative biancorosse a metà campo. La vecchia volpe Jasmin Repesa ha fatto valere la sua esperienza in una partita nella quale Varese può recriminare anche su qualche fischio arbitrale nel quarto periodo (non solo per il tecnico di Johnson, out per falli a 6’ dalla fine). Ma in generale Varese ha sprecato troppe chances per prendere in mano l’inerzia del match: non è bastato un ritrovato Ferrero (artefice delle rimonte nel secondo e nel quarto periodo, ma col colpo in canna nel finale) per nascondere i nuovi problemi di Justin Reyes, in campo solo 12’ con una condizione atletica palesemente deficitaria. Ora si stacca la spina lasciando posto alle Nazionali fino al 5 marzo: Varese saprà far tesoro della lezione del PalAlpitour e mettere a punto quei meccanismi inceppati nell’ultimo mese, con la sconfitta di Torino che porta il bilancio a 4 nelle ultime 5 gare?
IN MILLE DA VARESE
Peccato soprattutto per i tifosi al seguito: PalAlpitour punteggiato di biancorosso con un migliaio di supporters al seguito tra il muro del Basket Siamo Noi e lo spicchio nero degli Arditi più tante magliette “Run With Us” in tribuna. L’avvio però è di marca Vuelle, con Repesa che incolla Gudmunsson faccia a faccia su Ross e fatica a mettere in moto il suo attacco. Le sospensioni mancine di Charalampopulos fanno male all’OJM con Brase costretto al time out sull’8-16 iniziale. Dominio Vuelle nel primo quarto con tante rubate sulla circolazione di palla biancorossa e tante ripartenze con l’inossidabile Delfino che macina triple. Pesaro vola sul 12-29 del 10’, ma la scossa dalla panchina arriva dal capitano. Qualche guizzo perimetrale di Ferrero, qualche ripartenza sull’asse Brown-Owens e Varese entra finalmente in partita (26-35 al 14’). Markel alza i giri dietro, Tariq decolla davanti, e l’ala di Bra è un fattore: l’OJM vede la targa dei marchigiani trovando fluidità per attaccare il ferro con le ali (35-37 al 17’).
DI NUOVO SOTTO
Fallito il sorpasso con Ferrero però l’attacco cade nuovamente negli errori di precipitazione del primo quarto (13 perse a metà gara), e lo 0-7 degli ultimi 3’ riapre la forbice a metà gara (35-44 al 20’). Dopo l’intervallo si riaccende la luce di Ross, che dopo un primo tempo da 2 punti e 4 perse detta i tempi dell’attacco: Varese ricuce da meno 12 al 49-50 del 23’, e impatta a metà terzo quarto con un contropiede di Johnson (55-55 al 25’). Difendendo meglio l’area colorata l’OJM trova qualche accelerazione in campo aperto e mette anche il naso avanti sul 64-62 del 27’, ma 8’ lascia sul ferro un paio di colpi e Tambone tiene al comando la Vuelle (64-67 al 30’). Varese smette di trovare vantaggi offensivi, e due brutte forzature di Woldetensae – con relativo antisportivo su Charalampopulos – ridanno l’abbrivio alla Carpegna. Cala il ritmo dei due attacchi e l’OJM perde in largo anticipo Johnson per falli con 6’16” sul cronometro.
TROPPI SPRECHI IN ATTACCO
Si fischia poco e comunque male, la squadra di Brase regge bene dietro ma spreca tanto davanti, comprese troppe triple sul ferro. Ma Varese si accende in un amen con Ferrero trascinatore: tripla e schiacciata in campo aperto per il 77 pari scaldano un PalAlpitour in versione Masnago. Fischi dubbi e fischi mancati, ma nella “tonnara” Trovare varchi è sempre troppo complicato per una OJM che a metà campo continua a deragliare nel traffico: Pesaro allunga in lunetta e trova un canestrissimo da Abdul-Rahkman (78-83 al 39’), Ross risponde per il meno 3 ma Varese perde palla sul possibile pareggio con l’ennesimo scarico complesso di Ferrero, e poi di nuovo sulla rimessa a meno 7” dopo l’1-2 ai liberi di Gudmunsson. Come nel 2019 a Firenze, la Coppa Italia dura solo un giorno.
Openjobmetis Varese-Carpegna Prosciutti Pesaro 80-84 (12-29; 35-44; 64-67)
VARESE: Ross 17 (4-7, 2-5), Woldetensae 3 (0-2, 1-4), Ferrero 13 (2-2, 2-6), Brown 14 (3-3, 1-5), Owens 11 (2-3, 0-1), De Nicolao (0-3, 0-3), Reyes 2 (0-1 da 3), Librizzi ne, Virginio ne, Caruso 2 (1-1, 0-1), Johnson 18 (7-8, 1-6). All. Matt Brase.
PESARO: Abdul-Rakhman 13 (4-6, 1-7), Tambone 11 (1-3, 1-3), Gudmunsson 13 (1-5, 2-4), Charalampopulos 20 (5-7, 2-4), Cheatham 7 (2-5, 1-4), Visconti 2 (0-1, 0-1), Moretti ne, Stazzonelli, Totè (0-1), Kravic 6 (3-4), Delfino 12 (2-3, 2-6). All. Jasmin repesa.
Arbitri: Mazzoni, Borgioni, Gonella
Note – Tiri liberi: Varese 21/26, Pesaro 21/28. Rimbalzi: Varese 35 (Owens 13), Pesaro 36 (Delfino, Kravic 6). Totali al tiro: Varese 19/29 da 2, 9/31 da 3; Pesaro 18/35 da 2, 9/28 da 3. Assist: Varese 15 (Ross 7), Pesaro 18 (Delfino 4). Valutazione: Varese 82, Pesaro 88.
Antisportivo a Woldetensae 31’11” (67-69). Tecnici: Johnson 32’10” (67-71), Totè 32’35” (67-71). 5 falli: Johnson 33’44” (70-73). Spettatori 6590.
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