CORONAVIRUS
Moltissimi guariti e meno decessi
Pur nel consueto crollo domenicale dei tamponi processati (18mila contro i 38mila di ieri) solo Varese registra una crescita di positivi, 722

Nel consueto “saliscendi” dei tamponi processati corrispondente alla chiusura domenicale di alcuni laboratori, il calo odierno dei contagi in Lombardia, 4.128 (totale 324.904) rappresenta un falso sintomo di miglioramento. Ma sono altri gli indicatori positivi della giornata, in particolare l’altissimo numero di pazienti guariti e il calo dei decessi. Mentre la situazione a Varese e provincia è tutt’altro che rosea, visto il lieve aumento dei nuovi positivi (723 contro i 684 di ieri) sia pure appunto col dato dimezzato di tamponi (18.037 contro 38.702, il totale sale a 3.568.531).
Riprendendo il numero dei positivi, i quattromila odierni portano l’indice a quasi il 22,9%, di due punti superiore a ieri, ma sono altre le notizie positive: i 14.231 pazienti guariti-dimessi, un record assoluto con il totale che arriva a 153.103 e supera quello degli attuali positivi (152.339 con un clamoroso calo di 10.202 unità). Decessi appena sotto quota 100 (99, totale 19.367), non accadeva da una settimana: anche lunedì 9 erano stati 99, per poi salire costantemente oltre i cento con una punta di 187. Crescita, ma inferiore agli ultimi aggiornamenti, anche alla voce pazienti ricoverati: +18 in terapia intensiva (ieri erano stati 20, nel corso della settimana si era toccata addirittura quota 56) che sale così a 855, solo +120 (totale 7.901) negli altri reparti.
Per quanto riguarda le province, il quadro generale di calo - ovvio dato il ridotto apporto di tamponi - è evidente ad esempio a Milano, con 1.518 nuovi contagi contro i 3.300 di ieri (totale 122.304), ma anche a Monza che passa da 1.140 a 764 (totale 33.928). Mentre ci sono addirittura due province sotto quota 100 (Lodi a 24 e Sondrio a 11), Varese è, dicevamo, l’unica a superare il dato di ieri e, con 723 positivi, arriva a 31.176, la terza in Lombardia come totale di contagi dall’inizio della pandemia.
© Riproduzione Riservata