CORONAVIRUS
Niente scuola? Ripara il trattore
Studentessa dell’Enaip rimette a nuovo il mezzo agricolo del nonno

Lezioni sospese a causa dell’emergenza coronavirus, quarantena per tutti, e lei ha deciso di unire l’utile al dilettevole, rimboccandosi le maniche e rimettendo a nuovo il vecchio trattore del nonno. Un’operazione a cui, alle indiscusse doti tecniche apprese in classe, ha aggiunto anche tanto cuore.
Giorgia Banchini abita a Rancio Valcuvia ed è una studentessa dell’Enaip, l’istituto professionale di via Uberti, dove frequenta il quarto anno del corso per tecnico riparatore di veicoli a motore. «I motivi che mi hanno spinto al restauro – racconta Giorgia – sono stati il bisogno di passare il tempo in questa quarantena ma soprattutto la voglia di far rivivere il ricordo più caro che ho di mio nonno Armando. Penso che questa operazione di restauro gli sarebbe piaciuta molto. Finalmente finita, devo dire che mi ha preso un po’ di malinconia per il fatto di aver completato il lavoro».
Il mezzo agricolo tra l’altro era tutt’altro che semplice da riportare a nuova vita, anche perché d’epoca a tutti gli effetti: «La prima immatricolazione del trattore risale al 1958 – spiega la studentessa dell’Enaip -. Fu poi acquistato da mio nonno Armando a metà degli anni Sessanta come prima trattrice per la sua piccola azienda agricola a conduzione famigliare a Cavona. Il mezzo serviva prevalentemente per la fienagione e per piccoli lavori forestali. Il modello è un Sametto 18 cavalli, monopistone, alimentazione a gasolio. In origine era sprovvisto di ponte anteriore con trazione, che è stato montato post produzione, sempre dalla ditta Same».
Dall’istituto di via Uberti parlano di Giorgia come di una «alunna eccellente sia in classe sia in officina, interessata a tutto ciò che riguarda il mondo dei motori e non solo».
E con il restauro del trattore del nonno ha dimostrato di saperci mettere anche molta passione.
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