CORONAVIRUS
Varese e Tradate, contagi raddoppiati
Crescita anomala dei positivi, ora in Provincia sono oltre 700. I decessi finora 59

In un solo giorno la provincia di Varese carica il data base dei contatti territoriali con 209 nuovi contagiati, con una crescita del 40 per cento che sfugge ad ogni regola statistica.
È vero: ieri all’ospedale di Busto hanno registrato un boom di accessi, dopo un periodo di “normale emergenza”, ma questo non basta a spiegare che cosa sia successo.
La convinzione di chi quotidianamente analizza i numeri e ha notato l’esplosione del virus in questo territorio (dove gli infetti sono passati di colpo da 502 a 711) è che si siano combinati tre fattori: certo un aumento sensibile di casi nelle ultime ventiquattro ore, ma anche l’inserimento in statistica in un sol colpo degli elenchi delle case di riposo e pure l’entrata a regime del laboratorio di rilevamento dei tamponi all’ospedale di Circolo di Varese.
Va anche detto che l’innalzamento dell’asticella va anche a dare risposta a quell’enorme dubbio che molti avevano che nel Varesotto la diffusione dell’epidemia fosse sottostimata rispetto alla realtà.
C’erano troppi ricoveri e troppe segnalazioni di cui si aveva conoscenza ma che non trovavano conferme nei bollettini regionali, tutto ciò al netto della convinzione ormai diffusa che le statistiche offrano una visione molto parziale del problema, visto il bassissimo numero di accertamenti che vengono effettuati su chi non ha sintomi oppure li ha molto lievi. Invece con il maxi-ritocco di ieri, la situazione pare perlomeno molto più omogenea rispetto alle altre province.
Quella varesina, nonostante il consistente incremento, resta ancora la zona meno aggredita in rapporto alla popolazione residente, anche se i casi certificati individuano la quota raggiunta in 8 individui ogni diecimila cittadini.
Scendendo nello specifico, la città che ha assorbito in maniera evidentissima la crescita è proprio il capoluogo Varese, dove i numeri sono più che raddoppiati, sino a quota 59, portando la città giardino alle spalle della sola Busto Arsizio, sempre primatista con 77 persone positive oltre ogni ragionevole dubbio al covid.
Anche Tradate, rimasta sinora abbastanza defilata nell’elenco, ha raddoppiato i propri casi. Spinta forte anche su Saronno, con dieci nuove segnalazioni solo ieri e la conferma della criticità diffusa anche nei paesi che la circondano. Pure i paesi della Valle Olona, quindi sempre nell’area meridionale del territorio, hanno purtroppo rimpolpato le loro statistiche, così come sta avvenendo nel Gallaratese, dove è Ferno la località con maggior incidenza sul numero di residenti.
Ciò che balza all’occhio, nella lunghissima serie di Comuni con almeno quattro casi sicuri, è che pure il nord della provincia (finora puntellato dal bollino rosso solo in alcuni punti specifici) è adesso diffusamente alle prese con l’emergenza.
Proprio in quei territori ieri è stato il momento per alcuni sindaci di annunciare nuovi lutti. Lo ha fatto di nuovo Marco Cavallin, primo cittadino di Induno Olona: «Oggi piangiamo la terza vittima del coronavirus, un’anziana signora che è spirata dopo alcuni giorni di sofferenza, purtroppo sola e lontana dai suoi affetti».
Addirittura due persone sono invece decedute a Malnate, dove l’aggressività del virus continua ad essere violentissima. Sempre alle statistiche di ieri, risulta che i decessi totali fatti risalire all’infezione polmonare siano stati in provincia 59. Ma anche in questo caso sono molti di più, perché molte volte non si è neppure fatto in tempo ad eseguire il tampone.
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