CORONAVIRUS
Whirlpool non riapre Cassinetta
Oggi resteranno chiusi gli stabilimenti. I sindacati: «L’azienda rispetta il protocollo nazionale»

Mentre si discute se fermarsi o ripartire, Whirlpool annuncia che oggi, mercoledì 15 aprile, non riaprirà le fabbriche, quindi nemmeno quella di Cassinetta di Biandronno, dove c’è il polo Emea dell’incasso.
La decisione è maturata dopo un incontro con i sindacati. «L’azienda - hanno fatto sapere ieri, martedì 14 aprile, e e tre sigle - ha comunicato a Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uilm nazionali che domani (oggi 15 aprile ndr) la fabbrica non riaprirà ed è disponibile a definire un protocollo nazionale a garanzia dei lavoratori».
Scontro evitato e cancelli chiusi, dunque. Il caso era stato sollevato l’altro ieri quando la multinazionale americana aveva depositato alla Prefettura di Varese richiesta di riapertura, con l’idea di poter rientrare nella filiera del commercio di elettrodomestici.
L’idea dei negozi in riapertura si portava con sé, dunque, l’ipotesi di una domanda di prodotti. Subito si era alzato il muro della compagine sindacale, contraria all’idea di far rientrare i circa duemila dipendenti del sito varesino sul lago di Varese specializzati nella produzione di forni e frigoriferi.
Già a marzo a Cassinetta c’era stato uno sciopero per chiedere più tutele per i lavoratori presenti. Dunque ora sembra che l’unica data finora accettata sia quella del 4 maggio per un possibile rientro che riguardi altri settori produttivi, in base all’ultimo decreto del presidente del Consiglio Conte. Non prima, almeno in base agli ultimi sviluppi, anche se non è escluso ci siano altre novità nella trattativa.
Si sono svolti diversi incontri anche ieri relativamente alle altre sedi italiane, da Siena a Napoli. I cancelli non si aprono per ora, con la promessa poi di incontrarsi per stabilire una strada condivisa e che sia comprensiva di tutti gli stabilimenti.
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