L’INCHIESTA
Corruzione, accuse a due finanzieri
Perquisizione delle Fiamme Gialle a casa dei colleghi. Si indaga sulla verifica a un’azienda

Bufera sulla Guardia di finanza: ieri i militari al comando del capitano delle fiamme gialle Stefania Quarta hanno avuto il difficile quanto doveroso compito di effettuare perquisizioni a casa di due colleghi, uno in servizio proprio nella caserma di piazza Manzoni e uno operativo al comando di Varese.
L’attività rientra in un’indagine per corruzione che coinvolge un imprenditore di Busto e la commercialista dell’azienda, moglie di uno dei finanzieri su cui sono in corso gli approfondimenti investigativi, coordinati dai pubblici ministeri Luca Pisciotta e Luigi Furno. I dettagli dell’inchiesta ovviamente non sono noti, ma a quanto pare i presunti illeciti ruoterebbero attorno a un accertamento contabile sulla ditta del bustocco. Alcuni mesi fa, i militari avrebbero eseguito un’ispezione mirata al contrasto dell’evasione fiscale negli uffici del titolare dell’impresa, che forse non aveva tutti i conti in regola. Il maresciallo di Busto - che risponde di abuso di ufficio, a differenza degli altri tre che sono accusati di corruzione - sarebbe stato contattato dal finanziere varesino, marito della libera professionista, per chiudere un occhio, su input dell’imprenditore. Evidentemente però il meccanismo si è inceppato, perché il fatto è arrivato a conoscenza sia del capitano Quarta che degli inquirenti di largo Giardino, i quali si sono mossi immediatamente. Gli investigatori hanno sequestrato una cospicua mole di incartamenti, computer, telefonini, materiale informatico di varia natura, agende, appunti dalle abitazioni dei quattro, dalle scrivanie dei militari e dallo studio della libera professionista e ora inizierà il minuzioso lavoro di comparazione e di incrocio dei dati.
I difensori Stefano Besani e Christian Lavazza non rilasciano commenti e attendono lo sviluppo delle verifiche in corso. Non è da escludere che ogni equivoco verrà chiarito, ecco perché nei prossimi giorni verranno ascoltati testimoni e forse i quattro indagati stessi. I controlli - sia mirati che a campione - delle fiamme gialle sono una realtà con cui l’imprenditoria deve rapportarsi. Del resto le statistiche europee danno l’Italia al top delle frodi tributarie. Un peso che grava su tutti i contribuenti.
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