IL PROGETTO
«Così diamo voce al Grand Hotel»
Successo per il podcast sull’albergo del Campo dei Fiori

Impossibile da abbattere, difficile da rilanciare, ma con un passato ricco di storia che ha sempre affascinato i varesini ma non solo. Forse sta proprio qui, nella volontà di riavvolgere questo filo rosso, il successo del podcast “made in Varese” dedicato proprio al Grand Hotel Campo dei Fiori, tra le principali testimonianze del Liberty rimaste sul territorio. In poco più di una settimana, è subito balzato nella top 100 di Spotify Italia, la principale piattaforma di ascolto di quelli che, in parole povere, possono essere definiti gli “eredi digitali” dei vecchi audiolibri. A buttarsi a capofitto in questo progetto sono stati Giacomo Mastrorosa, avvocato varesino di 42 anni, e Matteo Ramelli, classe 1989, di Gavirate, autore radiofonico e project manager per il Sole 24 Ore.
Manco a farlo apposta, un podcast che parla di montagna è partito proprio dalla montagna: «Ci siamo conosciuti nel 2023 – spiega Matteo quando io, appassionato di montagna e alpinismo, ho deciso di iscrivermi a un corso del Cai di Malnate, dove Giacomo è istruttore. È lì che è nata la nostra amicizia».
DAI GRADINI DELLA FUNICOLARE
E come si è passati dall’amicizia al podcast “Il Grand Hotel Campo dei Fiori – Storia del simbolo di una città”? «Giacomo ha sempre avuto una forte passione per i podcast; io lavoravo per Radio24 – afferma -. Entrambi abbiamo condiviso da subito il desiderio di mettere tempo, risorse ed energie in un progetto culturale capace di informare e generare valore per il territorio. Così abbiamo iniziato a confrontarci su possibili idee, e tra queste è emersa con forza quella di raccontare i luoghi abbandonati di Varese. Nel frattempo ci allenavamo insieme per l’alpinismo, spesso salendo le vecchie scale della funicolare che portano al Campo dei Fiori. Dopo uno di quegli allenamenti, ci siamo fermati davanti al Grand Hotel e ci siamo detti: “Questa può essere la storia da cui partire”».
E così è stato: «Il Grand Hotel Campo dei Fiori non è solo un edificio abbandonato, ma un simbolo – prosegue Ramelli -. Più studiavamo, più ci rendevamo conto che dietro quelle mura si nascondeva un pezzo importante della storia varesina, capace di parlare ancora oggi. Uno slogan dell’epoca ci ha colpiti: "Varese Stazione Climatica". L’idea che la nostra provincia fosse un tempo tra le mete naturalistiche più ambite d’Europa ci ha fatto scattare qualcosa. E oggi Varese sta lentamente tornando a essere una meta naturalistica ambita: questa è la direzione da incoraggiare».
Dalle idee, si è passati a un prodotto a puntate, a più voci: «Abbiamo deciso di dare al podcast una struttura narrativa forte, arricchita da interviste e documenti, ma soprattutto da una scelta stilistica ben precisa: dare voce al Grand Hotel stesso – afferma Matteo -. L’edificio diventa un narratore silenzioso, custode della storia di Varese, che per la prima volta, prende parola e racconta il suo punto di vista. È stata una chiave vincente».
LA NASCITA DI SEBASTIANO
Uno studio approfondito che però, per il momento, non si è ancora concretizzato in una visita agli interni della struttura: «Io e Matteo avremmo dovuto visitare il Grand Hotel il 14 luglio dello scorso anno, in occasione delle visite guidate organizzate dal FAI con la collaborazione della proprietà – spiega Giacomo -. Con noi c’era anche la mia compagna Irene, che teneva molto a esserci, nonostante fosse incinta del nostro primo figlio, Sebastiano: mancavano pochi giorni al termine. Arrivati in macchina in cima, al parcheggio del Grand Hotel, proprio lì, a Irene si sono rotte le acque. Siamo subito tornati indietro e ci siamo diretti in ospedale. Nella notte del 15 luglio è nato Sebastiano. Da allora, non abbiamo più avuto occasione di entrare nel Grand Hotel».
Nel trailer del podcast si sottolinea che «il 24 giugno del 2025 il Grand Hotel compirà 113 anni: quest’anno, per la prima volta, è rimasto chiuso più a lungo di quanto sia stato aperto al pubblico». E ora la speranza è che, anche grazie al rinnovato affetto germogliato da questo progetto, nel futuro del grande albergo possa esserci qualcosa di bello.
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