COVID
Maggi: «Non facciamoci terrorizzare da Omicron»
Il virologo direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Sette Laghi: «Presto per dire che sia più contagiosa. Monitorare è importante»
Tutto il mondo parla della variante Omicron, in realtà gli studi sono all’inizio, dopo che è stata individuata in Sudafrica ed è arrivata in Italia. «Studiare, monitorare è importante, ma non si sa nulla al momento che possa fare dire con certezza che la variante sia più aggressiva o si diffonda più rapidamente delle altre». Così il professor Fabrizio Maggi, virologo dell’Asst Sette Laghi e docente all’università dell’Insubria, a capo del laboratorio di Microbiologia dell’Asst Sette Laghi. «Il virus cambia e si modifica per sua natura, lo abbiamo visto con la Delta che ora rappresenta la totalità, in pratica, delle variante che abbiamo sul nostro territorio. Ed è proprio per la continua trasformazione che bisogna vaccinarsi, perché vaccino, distanziamento e mascherina rappresentano l’unico modo per sconfiggere il virus».
Nel laboratorio dell’ospedale di Circolo si eseguono oltre 2mila tamponi al giorno, numero quasi simile a quello del periodo più nero di un anno fa. La differenza sostanziale «è che abbiamo il vaccino e i pazienti ricoverati sono in numero minimo rispetto al passato».
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