IL CASO
Lockdown violato, multa annullata
Si era recata a pulire il Monumento dei Caduti per le celebrazioni del 25 aprile ed era stata sanzionata

«Ne ero certissima, era solo questione di tempo». La presidente di Anpi di Cuasso al Monte, Francesca Cortese, commenta così l’ordinanza di archiviazione relativa a una multa che aveva preso il 22 aprile scorso per essersi recata, senza specifico permesso, a pulire il monumento ai Caduti in vista delle celebrazioni - sia pure virtuali, perché in pieno lockdown - del 25 aprile. «La polizia locale di Cuasso al Monte, Brusimpiano e Porto Ceresio ha contestato la violazione del Dpcm del 10 aprile 2020 - si legge sul documento -, in quanto veniva accertato che Francesca Cortese si spostava all’interno del Comune di residenza senza giustificato motivo. Si disponeva quindi il pagamento della sanzione in forma ridotta».
Considerati però gli scritti difensivi della Cortese, è risultato evidente che «lo spostamento era dovuto a comprovate ragioni di necessità e, quindi, consentito dal Dpcm».
La Prefettura ha deciso così di procedere all’archiviazione del verbale con un’ordinanza firmata dal viceprefetto aggiunto Federica Crupi.
La vicenda aveva destato molto scalpore a Cuasso al Monte e la stessa presidente provinciale dell’Anpi, Ester De Tomasi, aveva espresso piena solidarietà alla presidente cuassese. Francesca Cortese, molto apprezzata in paese per le tante attività di volontariato alle quali abitualmente si dedica, s’era vista appioppare dalla polizia locale una multa mentre stava pulendo il monumento ai Caduti di Cavagnano. «Avevo avvisato un assessore comunale che, il giorno 22 aprile, sarei andata a sistemare l’area circostante il monumento in vista della festa del 25 aprile - aveva dichiarato - Dal Comune mi hanno fatto sapere che il sindaco Francesco Ziliani mi avrebbe preparato un permesso speciale per il giorno 23, ma io, quel giorno, non potevo mancare dal lavoro».
Così la presidente Anpi era andata a svolgere quello che a lei pareva un atto di civiltà e puro civismo ma, mentre puliva, qualcuno aveva chiamato i vigili urbani.
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