FINE DELL’EMERGENZA
Mai più senz’acqua
Nuovo impianto di depurazione dall’arsenico, potrà entrare in funzione il pozzo realizzato una decina d’anni fa e mai entrato in funzione

E’ pronto il nuovo impianto di depurazione dell’acqua dall’arsenico e da altri metalli e potrà finalmente essere messo in funzione ed utilizzato per alimentare l’acquedotto comunale e in particolare il pozzo numero 3, in località San Pietro.
Sarà così garantito un miglior approvvigionamento idrico sul vasto territorio del Comune di Cuasso al Monte e non dovrebbe più accadere che alcune zone rimangano senz’acqua, come era avvenuto in passato in periodi di scarse precipitazioni. Il momento, visto il perdurare della siccità e il grande caldo, è quello giusto.
L’assessore Alberto Bini, che ha seguito l’intervento, dice: «Il pozzo era stato realizzato una decina d’anni orsono ma non è mai entrato in funzione perché si era rilevata una presenza di arsenico nell’acqua superiore ai livelli consentiti. Le analisi dopo la depurazione comprovano la totale assenza di arsenico e quindi la potabilità. Potremo immetterla nell’acquedotto non appena completate le procedure di autorizzazione».
«La progettazione esecutiva ed i lavori di realizzazione dell’impianto - aggiunge Bini - sono stati affidati, con apposita convenzione, alla società Alfa, che gestisce il servizio idrico. La spesa di 280.000 euro è stata interamente sostenuta dal Comune ed abbiamo in tal modo mantenuto la promessa fatta ai cittadini. L’impianto di de-arsenificazione è basato sulla tecnologia dei filtri in pressione. Tutto il sistema è telecontrollato. Certo si renderà necessaria una manutenzione costante».
Alcuni dati tecnici consentono di comprendere l’importanza del pozzo di San Pietro, verso Porto Ceresio. «Si tenga conto – dice Bini - che gli abitanti di Cuasso al Monte sono circa 3.600 ed il consumo quotidiano pro capite di acqua è di circa 220 litri, pari a complessivi 800 metri cubi al giorno. Il nuovo impianto può trattare ed inviare alla rete dell’acquedotto 10 litri al secondo di acqua depurata, che corrispondono ad 864 metri cubi al giorno. Solo questo pozzo, che potrebbe fornire anche quantità maggiori, è dunque in grado di sopperire al fabbisogno del Comune.
In realtà, in località San Pietro ci sono altri due pozzi, che insieme forniscono 1.000 metri cubi di acqua al giorno. Certo si deve tener conto di molte variabili che influiscono sulla reale quantità di acqua disponibile, ma non dovrebbe più accadere di rimanere con i rubinetti a secco. Peraltro, se non si verificano situazioni di siccità prolungata, le sorgenti a monte degli abitati sono in grado di soddisfare il fabbisogno, consentendo di risparmiare sui costi dell’energia per le pompe».
Si è provveduto anche al completo rifacimento della stazione di pompaggio nel serbatoio in località Zotte San Salvatore, punto centrale della distribuzione idrica della rete di Cuasso. Da qui partono le linee che alimentano i serbatoi di Cuasso al Piano e Borgnana (via Mulino). Da quest’ultimo vengono alimentati quelli di Borgnana (chiesetta) e Cuasso al Monte, che per caduta alimenta, oltre alla rete del paese, anche il serbatoio di Cavagnano. Dunque, in caso di necessità, l’acqua prelevata dai pozzi è in grado di raggiungere l’intero territorio comunale, ad eccezione dei piccoli nuclei di Alpe Tedesco e Imborgnana.
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