BANDO REGIONALE
Cunardo, pista a prova di “caldo”
Nuovo impianto per la neve artificiale

Nel secolo scorso si riuscì nel miracolo di creare una pista di sci di fondo, a cui poi si aggiunse l’innevamento artificiale, a 450 metri di altitudine sul livello del mare, in Italia. Oggi il riscaldamento globale, anno dopo anno, sta mettendo sempre più a rischio questa attività. E, così, si cerca di correre ai ripari. Nei giorni scorsi, infatti, sono partiti i lavori di rinnovamento dell’impianto spara-neve dello Sci club di Cunardo, l’anello che si trova fra Valganna, Valmarchirolo e Valcuvia. Come spiegano i promotori dell’iniziativa «già da questo inverno si beneficerà dei primi interventi, per poi arrivare alla stagione 2022-2023 ad avere un impianto in grado di sparare anche a 3-4 gradi in più di temperatura». Insomma, se non nevicherà naturalmente e nemmeno si riuscirà a invertire la tendenza del riscaldamento del pianeta Terra, per qualche anno si potrà ancora sciare, grazie alla tecnologia. «Sappiamo che si tratta di una sfida non da poco – aggiungono dallo Sci club cunardese - ma amiamo questo sport e quindi non si molla».
L’intervento è stato possibile grazie alla partecipazione e alla vittoria di un bando regionale sull’implementazione degli impianti di innevamento programmati, che ottenne ilfinanziamento richiesto, pari a 92.000 euro a fondo perduto, con co-finanziamento del 50%, per un totale di 184.000 euro. «Dopo trentun anni dalla sua prima inaugurazione, il nostro impianto, primo in Italia e unico sul territorio, produrrà neve con 3-4 gradi in più». Per una volta, quindi, il riscaldamento globale è stato messo in freezer.
N.Ant.
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