IN TRIBUNALE
Da Cetto al Gabibbo: il sindaco, gli avversari, le querele
La sfida giudiziaria tra Robustellini e gli Amoruso si gioca a colpi di paragoni con personaggi di cinema e tv

Da Cetto La Qualunque al Gabibbo: tra il sindaco Cristian Robustellini e i suoi “avversari” la sfida giudiziaria si gioca a colpi di paragoni con personaggi frutto della finzione cinematografica e televisiva.
La curiosità è emersa ieri in Tribunale a Varese, dove davanti al giudice Alessandra Sagone sono stati riuniti i tre fascicoli, per diffamazione aggravata, a carico del primo cittadino di Cadrezzate con Osmate, accusato di aver offeso la famiglia Amoruso - quattro fratelli, tra cui l’ex consigliere di minoranza Luciano - il cui nome era stato accostato, sulla chat InfoCadrezzate, al personaggio creato da Antonio Albanese, un imprenditore calabrese che si butta in politica con una carriera nel segno della corruzione e della cementificazione selvaggia. Il processo a Robustellini, però, non è iniziato neppure ieri: i due avvocati (Giacomo Mastrorosa per il sindaco e Vito Pizzonia per gli Amoruso) hanno chiesto un rinvio per continuare e concludere le trattative finalizzate a trovare un accordo per ritirare le reciproche querele. Già, perché nello stesso Tribunale è aperto un altro procedimento per le frasi contenute in quella chat comunale. Ma questa volta l’imputato è uno dei figli degli Amoruso, denunciato per diffamazione dallo stesso Robustellini per averlo paragonato al Gabibbo a causa della sua corporatura robusta. Procedimento la cui prima udienza è in calendario nel giugno del 2022.
Il giudice ha accolto la richiesta dei due legali e ha rinviato il processo al sindaco al settembre del prossimo anno (sospendendo i termini di prescrizione), nella speranza che tra undici mesi le due parti siano riuscite a fumare il calumet della pace. In caso contrario, il dibattimento entrerà nel vivo, con l’esame delle quattro parti offese.
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