SPETTACOLI
Da Mare fuori a Sanremo Giovani
Le sfide di Clara Soccini: «Giulia/Crazy J direbbe: spacca tutto e niente paura»

All’anagrafe è Clara Soccini, i tanti spettatori di Mare fuori, trionfale serie della Rai, la conoscono come Giulia/Crazy J, ragazza che non riesce a gestire la tanta rabbia che ha dentro, finita dalla periferia milanese al carcere minorile napoletano con l’accusa di omicidio stradale. Amiche, amici e la gente di Travedona la chiamano semplicemente Clara. Ed è appunto questo il nome che lei ha scelto per proporsi nel mondo della canzone: martedì 19 dicembre, dalle 21.30, la vedremo su Rai Uno, impegnata con altri undici artisti giunti all’ultima selezione di Sanremo Giovani alla corte di Amadeus. Solo tre di loro, affiancandosi ai 27 big già annunciati, verranno ammessi al Festival previsto dal 6 al 10 febbraio.
Clara, 24 anni, è in corsa con Boulevard, un brano da lei composto che sembra avere tutte le carte in regola per piacere. Il primo riconoscimento è già arrivato, il Premio Lunezia per il valore musical-letterario del pezzo.
«Scappata da quella provincia / Ora pure Milano mi sembra stretta»... «Sei stata da sola / sia padre che scuola». Questo l’inizio di Boulevard, testo ferocemente bello. Quanto autobiografico?
«Totalmente. Non ho problemi a riconoscere che, in questo caso, canto mie esperienze personali. Ho comunque voluto dare al brano un’accezione universale nel ritornello che, secondo me, unisce un po’ tutti noi. Ovvero “nessuno si salva da solo” perché per me quello che accomuna tutti è il fatto che non siamo animali solitari ma abbiamo bisogno l’uno dell’altro».
Dalle amicizie storiche alla gente del paese, come segue Travedona Monate la sua carriera in ascesa?
«Travedona è in realtà una grande famiglia, è il mio nido ed è il posto in cui mi sento al sicuro e dove sono cresciuta. Ci sono tutti i miei amici, le persone a me più care: spero di rendere orgoglioso di me il mio paese».
Che la musica sia centrale nella sua vita l’ha sempre dichiarato. Ha inciso singoli prima di dedicarsi alla tv. Per Mare fuori avrebbe accettato anche un personaggio totalmente privo di legami con le note?
«Questa è una domanda difficile perché penso sia giusto mai dire mai, mai precludersi niente. Sicuramente quello che mi ha spronato di più ad accettare questo personaggio è stato però il fatto che avesse a che fare con la musica e in qualche modo potessi identificare in Giulia, anche perché prima di Mare fuori non mi ero mai misurata con la recitazione».
Qual è il suo rapporto da spettatrice con il Festival di Sanremo?
«L’ho sempre guardato da casa, tutti gli anni, con mia mamma e mio fratello, ho un ricordo preciso del nostro divano e di noi che guardiamo il Festival e lo commentiamo. Sicuramente rappresenta un sogno. La canzone passata dall’Ariston che ho nel cuore rimane La notte. Arisa la propose nel 2012, raggiunse il secondo posto, vinse Emma con Non è l’inferno».
Nel videoclip di Boulevard appare molto sicura di sé. Lo è anche in gara o sente la competizione?
«In una sfida cerco di dare il meglio in me. Sinceramente non mi reputo una persona molto sicura, mi piace però che la gente percepisca questa sicurezza in me perché significa che ho una bella corazza. Martedì sera mi impegnerò al massimo, giudico questa gara importante, esserci arrivati rappresenta già un piccolo. importante, traguardo».
Che direbbe Giulia/Crazy J di questa sua avventura?
«Direbbe di spaccare tutto e di non avere paura».
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