L’IPOTESI
Cattaneo: «Il Frecciarossa torni a Malpensa»
L’assessore regionale punta sull’alta velocità

I tempi sono maturi e ci sono tutte le premesse per riportare il Frecciarossa a Malpensa: a unirsi al coro di voci favorevoli al ritorno dell’alta velocità in Brughiera (dopo Giorgetti e Salvini) è Raffaele Cattaneo, oggi assessore regionale all’Ambiente, ma undici anni fa titolare delle Infrastrutture. «Pochi lo ricordano ma proprio allora, esattamente il 13 settembre del 2010, ci fu il primo viaggio del Frecciarossa fino allo scalo, con due coppie di treni poi diventate quattro. Fu una sperimentazione voluta dall’allora Ad delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, poi interrotta e rinata in un altro momento con Expo nel 2015 per evitare la saturazione della rete. Allora fu una prova di natura commerciale per valutare se ci fossero le condizioni economiche, ma l’ipotesi è ancora attuale».
Insomma, il territorio può farcela, nonostante da quel 2010 si siano susseguiti provvedimenti che hanno affossato l’aeroporto varesino e nonostante oggi non basti più l’ipotesi di un paio di corse giornaliere: rilanciare i treni superveloci verso Firenze o Roma sgraverebbe Cadorna, dove approdano i Malpensa Express, e potrebbe spingere progetti di business e turismo in collegamento fra nord e sud, dal Veneto in giù. «L’esperimento del 2010 permise di affrontare e risolvere alcune criticità - ricorda ancora Cattaneo di “Noi con l’Italia” -: per esempio l’adeguamento della banchina, prima troppo corta per accogliere convogli di 320 metri. E si dimostrò che la rete era in grado di reggere l’alta velocità, non a 300 chilometri orari, ma con rallentamenti a 160. Undici anni fa non c’era il collegamento T1-T2 che ora c’è: bisognerebbe spingere sulle altre infrastrutture necessarie come il terzo e quarto binario fra Gallarate e Rho. Ci sarebbero solo vantaggi dal collegamento diretto fra Malpensa e le maggiori città d’Italia, in termini di business e turismo: un viaggiatore è abituato a non considerare i chilometri ma i tempi di percorrenza. Questo sarebbe un tassello di un progetto complessivo di rilancio di Malpensa, anche dal punto di vista ambientale, visto il minor impatto grazie al potenziamento del trasporto su rotaia».
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