IL CASO
Dalla Svizzera i pendolari del farmaco
In Ticino scarseggiano ansiolitici e sonniferi. Ecco la tappa alle farmacie di confine del Varesotto

In Svizzera, tra gli altri, mancano ansiolitici e sonniferi e le farmacie a ridosso della frontiera del Varesotto e del Comasco si rivelano preziose per quei pazienti che fanno uso di Temesta o Lexotanil. La stampa ticinese, prima il quotidiano La Regione e nei giorni scorsi anche la Radiotelevisione svizzera, hanno dedicato approfondimenti a questo che è un tema tutt’altro che secondario per la salute di questi pazienti spesso avanti con gli anni.
Mancano infatti dai comodini di queste persone che ne hanno bisogno anche solo per calmarsi o dormire, così come mancano dai carrelli delle case anziani. Il dato della penuria di farmaci in Ticino e la caccia alle benzodiazepine da parte di pazienti svizzeri nel nord della provincia, ricetta di medici svizzeri alla mano sia chiaro, è stato confermato anche a Prealpina dalle farmacie che vanno da Ponte Tresa a Luino. Chiamano prima per chiedere se il farmaco è presente e poi si recano al bancone.
Va ancora precisato, lo hanno ribadito i farmacisti, che non si tratta di una mancanza solo svizzera perché – dicono – anche da questa parte mancano dei medicinali come alcuni antibiotici ed altri farmaci antipertensivi. Coloro che accedono alle farmacie italiane non sanno ancora se poi la cassa malati procederà al rimborso anche se il Governo svizzero, proprio negli scorsi giorni, ha espresso l’intenzione di consentire in futuro il rimborso dei medicinali acquistati all’estero se irreperibili internamente.
Non è possibile prendere altri farmaci, in sostituzione di quelli che mancano senza varcare il confine, se già non si deve venire in Italia per la spesa o per il mercato del mercoledì o del sabato? Sempre la Radiotelevisione svizzera nel suo approfondimento, con l’intervista ad uno psichiatra, spiega che una sostituzione non è così ovvia perché se è vero che il problema riguarda tutte le fasce d’età, i più colpiti sono spesso gli anziani o chi un farmaco è abituato a prenderlo da anni.
Il medico può prescrivere molecole differenti dallo stesso effetto ma non sempre queste sostituzioni vanno a buon fine: una scatola dai colori diversi, il cambio di conformazione della pillola ed ecco che entrano in gioco fattori di ansia sulla “nuova” terapia.
A mancare sono anche vaccini contro morbillo, rosolia e parotite. Poiché il triplo vaccino Boostrix contro difterite, pertosse e poliomielite è attualmente disponibile solo in misura limitata, è stato necessario attingere dalle scorte obbligatorie. Tuttavia, la quantità disponibile non è sufficiente ad approvvigionare completamente il mercato. Alcune vaccinazioni dovranno essere rimandate.
Difficile dire se e quando questa situazione, che non riguarda solo la Svizzera, potrà trovare piena soluzione: intanto martedì da Berna hanno stilato un elenco di farmaci le cui forniture sono attualmente interrotte e, oltre ad un gran numero di antibiotici, vi sono proprio alcuni psicofarmaci.
C’è chi pensa che le cause di questa mancanza risiedano nella globalizzazione: per ragioni di costi la stragrande maggioranza dei principi attivi non vengono più prodotti in Europa ma solo in uno o due siti in Asia (Cina e India) e questo rende estremamente fragile e incerto l’intero sistema di approvvigionamento.
A Ponte Tresa, sul confine, inaugurato un parcheggio multipiano.
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