IN TAVOLA
Dalle lasagne al mascarpone: le ricette di Natale
Tanti consigli per i piatti da proporre tra pranzi e cene
Dall’insalata russa alle lasagne, fino a cappone e mascarpone. Ecco qualche consiglio per le ricette di Natale.
LASAGNE CON GAMBERI, CARCIOFI E PESTO
La lasagna è il piatto perfetto per le feste: il segreto è prepararla in anticipo e lasciarla riposare in frigorifero per esaltare i sapori. Per un risultato d’eccellenza, il segreto è puntare sulla pasta fresca fatta in casa con uova e farina: tirata sottile, sbollentata velocemente e sarà pronta da assemblare. Il condimento è raffinato e saporito. Per i carciofi, utile è la tecnica del “rovesciato“: cotti interi in olio, aglio, menta e un filo di brodo, oppure tagliati a julienne e saltali con olio, sale e pepe. I gamberi vanno invece scottati rapidamente in padella e ridotti a pezzetti. L’assemblaggio prevede strati di pasta, carciofi, gamberi e un pesto di basilico rigorosamente fatto in casa. Il tocco finale? Una besciamella cremosa “sporcata” con un filo d’olio e un cucchiaio di pomodoro per dare colore. Questa combinazione di materie prime di alta qualità trasforma un classico della tradizione in un primo piatto gourmet, ideale per stupire i commensali durante i pranzi festivi.
INSALATA RUSSA
L’insalata russa rappresenta un pilastro degli antipasti natalizi, la cui riuscita dipende dalla maestria nella preparazione della maionese. Questa può essere realizzata in casa montando con le fruste i tuorli d’uovo con sale e un pizzico di senape. Per evitare che il composto impazzisca, è fondamentale utilizzare uova a temperatura ambiente e versare l’olio a filo, regolando la sapidità e la consistenza con limone e aceto. Un aspetto cruciale è la lavorazione delle verdure: patate, carote e piselli devono essere tagliati in cubetti uniformi. La cottura avviene tramite “sbianchitura” in acqua bollente salata, tecnica che preserva il colore e la compattezza degli ingredienti. Al mix di verdure si aggiungono infine i cetriolini sott’aceto e i gamberi cotti a parte. Una volta amalgamato il tutto con la maionese, si ottiene un piatto raffinato, dove la cura del dettaglio trasforma ingredienti semplici in un classico dell’eleganza conviviale.
TORTINO DI SPINACI E FONDUTA
Come contorno o antipasto caldo, lo sformato di spinaci rappresenta una scelta versatile e scenografica. Gli spinaci freschi vengono prima saltati in padella con burro e parmigiano, poi frullati e uniti a uova e besciamella densa. Il composto viene versato in stampini monoporzione imburrati e cotto in forno a bagnomaria a 160-170°C, finché la consistenza non risulta soda ma vellutata al tatto. Per semplificare, si può mettere lo sformato in un impasto per ciambellone e tagliarlo poi a fette. Il piatto viene completato da una fonduta di taleggio, ottenuta sciogliendo il formaggio nel latte o nella panna fresca a fuoco lentissimo. Al momento del servizio, lo sformato viene sformato al centro del piatto e ricoperto dalla crema calda, che ne esalta la dolcezza degli spinaci con una nota decisa e avvolgente. È una soluzione ideale perché, come per la lasagna, la base può essere preparata in anticipo e infornata poco prima di sedersi a tavola, garantendo un risultato impeccabile.
CAPPONE CON PRUGNE E CASTAGNE
Il cappone è il protagonista indiscusso delle tavole natalizie. Per la versione farcita, è essenziale procurarsi un cappone già disossato. Il ripieno si prepara a crudo, mescolando un macinato misto con la polpa recuperata dal cappone stesso, castagne, prugne, uova per legare l’impasto e una spolverata di noce moscata. Una volta farcito e ben chiuso, il cappone va avvolto nella carta forno e cotto in forno per circa un’ora e mezza a 170-180°C.
Una volta pronto, si affetta e si serve accompagnandolo con il suo sugo d’arrosto e una salsa ai mirtilli, che ne bilancia la grassezza.
Per chi preferisce il sapore della tradizione più pura, l’alternativa è il cappone bollito: si cuoce lentamente in acqua con sedano, carote e cipolle, servendolo poi con la classica mostarda. Che sia arrosto o lesso, questo piatto incarna l’essenza delle feste, offrendo un sapore ricco e conviviale che non può mancare nel menu di Natale.
RISOTTO CON FRUTTI DI MARE E AGRUMI
Il risotto ai frutti di mare rappresenta una scelta raffinata per la cena della Vigilia, onorando la tradizione del menu di magro che si è ormai radicata in tutta Italia. La preparazione ha inizio con un soffritto leggero di aglio e olio, nel quale viene tostato il riso Carnaroli. Il segreto per un sapore profondo risiede nell’impiego di un fumetto di pesce, meglio se preparato in casa usando per esempio il carapace dei crostacei, incorporato gradualmente. A metà cottura si aggiungono i frutti di mare, come vongole, cozze e calamari, precedentemente saltati in padella per preservarne la consistenza. Il tocco distintivo è affidato alla mantecatura, eseguita rigorosamente lontano dal fuoco con olio extravergine e una grattugiata di scorza di limone e arancia. Questo accorgimento dona freschezza e bilancia la sapidità del pesce. Servito con prezzemolo fresco, il piatto risulta cremoso, perfetto per chi desidera celebrare la tradizione mediterranea con un tocco di originalità.
MASCARPONE CON CAFFE’ E BRANDY
Il panettone o il pandoro, dolci simbolo del Natale, trovano l’abbinamento ideale in una ricca crema al mascarpone. La preparazione inizia lavorando con la frusta i tuorli d’uovo insieme allo zucchero, fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. A questa base viene incorporato il mascarpone, avendo cura di mantenere una consistenza soffice e vellutata.
Per donare una nota di carattere, si aggiungono alla crema del caffè freddo e un goccio di brandy. In questa fase è necessaria particolare attenzione: i liquidi devono essere dosati con precisione per evitare che la crema diventi troppo fluida, compromettendone la tenuta. Una volta raggiunta la densità perfetta, la crema viene lasciata riposare brevemente per far amalgamare gli aromi. Il servizio prevede di tagliare il panettone in fette uniformi, accompagnandole con una generosa porzione di crema posta lateralmente. Questa combinazione classica esalta la fragranza del lievitato, trasformandolo in un dessert raffinato.
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