LA BUONA SANITÀ
Dama, l'ospedale eccellente
Percorso protetto per i disabili: il servizio cresce e s'allarga a tutta la provincia. Aperto anche un ambulatorio sui problemi della deglutizione
"In questo momento caldo per il sistema sanitario l’ospedale si mette al servizio dei pazienti e dà un risposta efficace e pratica alle loro esigenze".
Così il direttore generale Callisto Bravi ha commentato i risultati soddisfacenti del progetto Disabled Advanced Medical Assistance (Dama), frutto della collaborazione dell’Azienda ospedaliera e l’Asl di Varese, con il supporto di alcune associazioni di volontariato come Anffas e Fondazione Il Circolo delle Bontà.
Un percorso nato sulla scorta di un’iniziativa simile all’ospedale San Paolo di Milano, ma anche un’esperienza che promette forti e continue implementazioni grazie al contributo finanziario di Fondazione Ubi per Varese che dall’associazione Il Circolo della Bontà ha raccolto il testimone nel 2012 ritenendo "quasi un obbligo sociale sostenere questo tipo di pazienti e le loro famiglie". Insomma un impegno solidale che, come spiega il direttore territoriale dell’Istituto di credito, Flavio Debellini, si conferma "volontà di collaborare col territorio, per stimolare servizi innovativi e contribuire a sviluppo e ricerca".
L’iniziativa, presentata lunedì 14 aprile a Villa Tamagno alla presenza di Luigi Jemoli e Claudio Colombo, rispettivamente vicepresidente e segretario della Fondazione Ubi, oltre a essere essenziale per accogliere e assistere i pazienti con disabilità intellettive, ma soprattutto comunicative e neuromotorie, sta ampliando il suo raggio d’azione.
Lo conferma il responsabile scientifico del progetto, Mario Diurni, che parla di una "dimensione ormai diventata provinciale".
È sempre Diurni, già tra le eccellenze della Chirurgia varesina e ora dedicatosi all'attività del Dama, a dettagliare le novità del servizio, una "realtà stabilizzata" che ha preso in carico 1.303 pazienti nel 2013 e 91 nei primi mesi del 2014, per un totale di 1.594 accessi all’ambulatorio.
"In collaborazione con la dottoressa La Torre - spiega Diurni - si è aperto un ambulatorio legato ai problemi della deglutizione, che spesso affliggono questo tipo di pazienti, oltre a un punto di Pronto soccorso nell’ambulatorio Dama, per prenderli in carico con percorso breve, adottando il modello dei fast-track, o di visite specialistiche".
L’anno scorso sono state avviate 47 procedure di questo tipo, 24 alla fine di marzo di quest’anno: segno che il modello, conclude il direttore medico di presidio, Andrea Larghi, "mettendo al centro la persona e la sua famiglia risulta sempre più funzionale non solo ai pazienti ma allo stesso ospedale".
© Riproduzione Riservata