CODICE ROSSO
Torna dalla ex mezzora dopo l’allontanamento: arrestato
Trentatreenne di Daverio viola due divieti di avvicinamento in un pomeriggio: anche la madre lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia

Divieto di avvicinamento. Doppio. Ma non rispettato. Un 33enne di Azzate non poteva avvicinarsi alla madre né alla ex moglie, che lo avevano denunciato per maltrattamenti in famiglia. Ma in meno di un paio d’ore è riuscito a violare entrambi i provvedimenti. Uno dei quali gli era stato notificato solo mezz’ora prima. E così l’uomo ha salutato l’arrivo del nuovo anno dietro le sbarre.
ARRESTATO SOTTO LA CASA DELLA MADRE
I carabinieri della Stazione di Azzate lo hanno arrestato nel tardo pomeriggio di mercoledì sotto casa di sua mamma. Dopo una notte in cella, ieri mattina è comparso davanti al giudice del Tribunale di Varese, Luciano Luccarelli, per la convalida. Poi il 33enne è tornato in libertà, in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato fra tre settimane. Ma gli atti sono stati trasmessi al gip che aveva emesso le due misure cautelari e che ora potrebbe aggravarle, spalancandogli le porte del carcere.
CODICE ROSSO
Il primo provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa risale al luglio 2024, in seguito alla querela della madre dell’indagato. Da allora l’uomo ha sempre vissuto nell’abitazione della moglie, dalla quale è formalmente separato ma non divorziato. Ed è stata proprio la recente denuncia, sempre per maltrattamenti, presentata da quest’ultima a far scattare il “codice rosso” e ad aggravare la sua posizione. Alle 17.20 di mercoledì 1 i carabinieri gli hanno notificato l’ordine di lasciare quell’appartamento e il divieto di avvicinarsi alla ex. Ma alle 18, quindi poco più di mezz’ora più tardi, lui era già sotto casa di lei. La donna non voleva aprirgli e lui le ha telefonato 17 volte in due ore, senza ottenere risposta.
ATTACCATO AL CITOFONO
A quel punto il 33enne ha raggiunto l’abitazione della madre, chiedendole in prestito il cellulare nella speranza che l’ex consorte rispondesse almeno al numero della suocera. Nel frattempo, però, un’altra parente, informata di ciò che stava accadendo, ha allertato il 112: una pattuglia dell’Arma s’è precipitata sul posto e lo ha trovato attaccato al citofono di casa della madre. E così lo ha arrestato.
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