IL RICONOSCIMENTO
Del Ponte premiato dagli Stati Uniti
La Ginecologia varesina unico centro in Italia di eccellenza certificata dalla Surgical Review Corporation

La chirurgia mini-invasiva che consente a Varese di eseguire il 95 per cento delle isterectomie, cioè delle asportazioni dell’utero, senza interventi tradizionale “a cielo aperto”, è un dato triplicato rispetto a quello nazionale (30 per cento) e a quello statunitense (36 per cento). Non solo. Oltre il 90 per cento dei tumori ginecologici in stadio iniziale (circa 150 ogni anno) viene gestito senza la necessità di praticare ampie incisioni addominali come accade invece spesso altrove. E ancora: su cinquemila interventi ginecologici, la metà viene eseguito con la chirurgia mini-invasiva. Bastano questi indicatori per testimoniare l’eccellenza della Ginecologa e Ostetricia diretta dal professor Fabio Ghezzi. E infatti è giunto l’accreditamento di eccellenza in Chirurgia mini-invasiva da parte dell’associazione americana dei ginecologi laparoscopisti. Unico centro italiano in possesso di questa certificazione conquistata “su campo”, anche con la visita degli ispettori-valutatori statunitensi della Surgical Review corporation. Sono stati valutati oltre 50 requisiti, con la valutazione di percorsi di lavoro e organizzativi, linee guida e protocolli, sopralluoghi nelle sale operatorie e nei reparti di degenza, interviste “incrociate” agli operatori sanitari, revisione della casistica operatoria e delle cartelle cliniche selezionate. «Lavoriamo badando all’eccellenza che non è un traguardo ma uno stile di vita e di cultura che accomuna un gruppo di persone, quelle che lavorano qui», ha detto ieri il professor Fabio Ghezzi, diretto della Ginecologia A e docente dell’Università dell’Insubria -. Ginecologi, strumenti, anestesisti, infermieri e tutto il personale coinvolto si occupa al meglio delle nostre pazienti».
I risultati conseguiti sono stati condivisi con il direttore del dipartimento materno-infantile Massimo Agosti e con la stretta di mano e la presenza del collega primario della Gineceologia B, Roberto Puricelli: «Si lavora insieme con una collaborazione che tiene alto il nome del nostro ospedale», ha sottolineato Ghezzi. Il rettore dell’Univerità dell’Insubria Alberto Coen Porisini ha dato merito all’équipe del docente.
«E' una splendida giornata per l’attività clinico-assistenziale e l’università ha contributo in modo determinante a questi risultati». Oltre a una grande produzione scientifica del reparto, i medici visitatori che dall’estero vengono a Varese a frequentare le sale operatorie del Del Ponte sono molti. Basti pensare che al momento sono 40 le richieste di medici “in lista di attesa” per studiare a Varese. Il direttore generale dell’ospedale di Circolo Callisto Bravi ha sottolineato gli sforzi compiuti dal personale «e l’importanza che la città riconosca e capisca le tante cose buone fatte in ambito sanitario».
Riferendosi alla richiesta di maggiore personale per tutto il Del Ponte sollevato nei giorni scorsi dai sindacati, Bravi ha sottolineato come «alcune difficoltà esistano e non vengano dimenticate e come tutto il personale abbia fatto uno sforzo per ottenere risultati di eccellenza e abbia lavorato con abnegazione e impegno totali».
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