L’INTERROGATORIO
Delitto di Luino, Ammanuel resta in carcere
Il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. Verso la perizia psichiatrica

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Ammanuel Francesco Rezzonico, 24 anni, residente a Lugano, fermato per l’omicidio del padre adottivo Boris Rezzonico, 57 anni, manager luganese di un importante gruppo assicurativo svizzero, accoltellato a morte intorno alle 19.30 di domenica a Luino nell’abitazione di via Vittorio Veneto dove vive la ex moglie. Nella mattinata di oggi, giovedì 10 luglio, il gip del Tribunale di Varese Marcello Buffa ha convalidato l’arresto, disponendo la permanenza in carcere.
IL TURBAMENTO
Il 25enne, assistito dall’avvocato Eugenio Losco, è comparso alle 16 di ieri davanti al gup per la convalida del fermo alla quale è stato sottoposto nella notte tra domenica e lunedì. Presente nel carcere varesino anche il pubblico ministero Carlo Parodi che coordina le indagini. «Il mio assistito si è limitato a confermare quanto già dichiarato a carabinieri e pubblico ministero al momento del fermo», spiega il difensore. Il giovane ha ammesso di aver aggredito il padre (l’aggressione è del resto avvenuta sotto gli occhi della madre e del fratello) fornendo quale giustificazione un turbamento sentimentale legato ad una ragazza con il quale il padre non aveva, però, nulla a che fare.
L’AUTOPSIA: UNA SOLA COLTELLATA
Intanto emergono i primi risultati dell’autopsia eseguita ieri sul corpo del manager luganese Boris Rezzonico: il figlio adottivo Ammanuel Francesco lo ha ucciso con un unico fendente. Una sola coltellata, sferrata con una lama lunga, che è arrivata dritta al cuore del cinquantasettenne. L’uomo è morto sul colpo.
«NESSUN CONTRASTO»
«Non ci sono mai stati contrasti a livello famigliare - precisa l’avvocato Losco - Tra il mio assistito c’erano dei normali rapporti, non c’erano tensioni», né risultano pregressi episodi di violenza. «Ciò che Rezzonico ha detto è indice di un profondo disagio - conclude Losco - Un disagio a livello psicologico credo meritevole di essere approfondito. Valuteremo, insieme al pm, la possibilità di una consulenza psichiatrica».
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